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MONDRAGONE – “Il recupero della Piazza”, la nota di Fratelli d’Italia a Sindaco e Comune

Sindaco pro-tempore
Francesco Lavanga
c/o il Comune di Mondragone

Oggetto: IL RECUPERO DELLA “PIAZZA”

Il Centro Storico, contenente gran parte del nostro patrimonio artistico, architettonico e religioso, nella nostra realtà e all’interno del nostro paese mostra uno stato di semi-abbandono e appare totalmente distaccato dai nuovi bisogni dei singoli cittadini e dell’intera popolazione. Oramai vi è quasi un’indifferenza mista a rassegnazione nel passare all’interno del proprio centro cittadino, Piazza Umberto I, e vedere case e palazzi storici fatiscenti e pericolanti, vie sempre bagnate da perdite d’acqua eterne, erba ”spontanea” cresciuta rigogliosamente su ogni perimetro delle abitazioni poste in essere e ciò che comunemente chiamiamo strade, impreziosite da mucchi di immondizia lungo i lati delle stesse.

La desolazione dovuta a mancanza di vitalità e attività commerciali la fa da padrona ed ormai i cittadini non considerano più il cuore del paese degno di una passeggiata a piedi. In ragion di ciò l’obiettivo che si propone il gruppo Fratelli D’Italia è il recupero, la salvaguardia e la tutela del nucleo storico di Mondragone, ritenuto elemento fondamentale non solo per la conservazione ma anche per la valorizzazione dell’intero patrimonio culturale, sociale ed economico del nostro territorio.

In tale direzione un primo intervento potrebbe essere quello di occuparsi di individuare le ristrutturazioni per rendere le strutture sicure funzionali e fruibili. Contemporaneamente dovrebbe prevedersi l’attuazione di un serio processo di urbanizzazione e sviluppo commerciale, creare sistemi di raccolta dei rifiuti efficienti e quotidiani e aree pedonali necessarie per immergersi nelle bellezze della “Piazza”, il nostro centro storico. Riportare gli uffici comunali negli edifici storici di Piazza Umberto I è obbligo ed è assolutamente fondamentale al fine della ripresa socio-economica della zona. “Palazzo Manna” risulta essere pronto e deve aprire quanto prima le porte delle sue stanze agli uffici comunali più vissuti dal popolo, come i “Servizi sociali”, “Ufficio Tributi”, “Ufficio Scuola”; l’utenza è corposa ed andare in Piazza per risolvere un problema e passare per un saluto alla nostra Maria SS Incaldana ha un altro sapore rispetto all’attuale sito che ospita tali uffici. Dopo aver restituito dignità e bellezza al cuore antico della Città, siamo convinti che è necessario favorire la presenza di uffici comunali nella centralissima piazza o in prossimità della stessa.

La questione parcheggi va assolutamente affrontata e seriamente va messa in cantiere ma nel frattempo
potenziare l’inesistente servizio pubblico di trasporto che dalle vie e arterie principali del paese porta anche a passare per il centro del paese è imprescindibile al fine ultimo del progetto.

Il Centro Storico ha subito un declino crescente negli anni e chi ci abita e lo frequenta ha assistito all’agonia straziante del cuore di Mondragone, un Centro storico che ha pagato un prezzo molto alto in termini anzitutto sociali con la delocalizzazione del mercato domenicale. Posto che risulta difficile (ma non impossibile visto che non vi è nessuna legge che vieta lo svolgimento dei mercati nei Centri Storici di Città e Paesi) pensare ad un “RITORNO” del mercato in Corso Umberto I , un obiettivo potrebbe e dovrà essere quello di incentivare la realizzazione di nuove attività legate alle tradizioni dei territori; risulta quasi superfluo sottolineare l’importanza per le economie locali di avere un centro storico pieno di vita che porti benessere all’intera cittadinanza e a tal proposito il nostro progetto si proietta verso la
nascita di mercatini rionali in cui l’elemento di assoluta priorità dovrà essere il prodotto nostrano e l’artigianato dei nostri maestri mondragonesi.

Su quest’ultimo punto è fondamentale strutturare la ripresa del centro storico, inteso come Via Campanile, Via Elena, Piazza San Francesco, Via Iolanda, Via Sementini, Corso Umberto I, Via Vittorio Emanuele ed ovviamente Piazza Umberto I, attenzionando la nascita di nuove realtà economiche e prevedendo dei prestiti agevolati e degli incentivi (come l’esenzione quinquennale del pagamento dei tributi locali) per coloro i quali decidano di aprire un’attività commerciale legata alla promozione del territorio, delle sue tradizioni e delle sue tipicità.

Bene la rimozione della FONTANA posta al CENTRO della PIAZZA che ormai ha disorientato e non poco i
cittadini per design, per incuria e non funzionamento, bene sapere anche che l’operazione sarà seguita
attentamente, spalancando gli occhi curiosi sulla successiva sistemazione della stessa che a ragion veduta, non dovrà “sparire” come accaduto per tanti arredamenti urbani e non (vedi legno ed altro ricavato dallo
smantellamento approdo pescatori), ma allocata presso altra piazza o luogo cittadino anche perché trattasi di investimento di soldi pubblici e per “PUBBLICI” intendo soldi degli utenti mondragonesi.
E’ da qui che si riparte caro Sindaco. E se finora non se n’è reso conto (probabilmente da Vicesindaco non si aveva la stessa visione della città), ora non può più esimersi E’ arrivato il momento: adesso è ora di defibrillare il cuore del paese, zona in cui da tutto parte e tutto ritorna.

Fratelli d’Italia

Coordinamento cittadino Mondragone