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SESSA AURUNCA – Apertura nuovo allestimento del Museo Diocesano. MUDISE

(di Marco Vellucci) Domani, 25 marzo, alle ore 16:00, alla presenza di autorità civili e religiose, il centro storico della città di Sessa Aurunca si arricchirà di un nuovo polo culturale che trova nuova ubicazione e sistemazione nei locali recentemente restaurati e rifunzionalizzati adiacenti la Cattedrale dedicata ai Santi Pietro e Paolo: il Museo Diocesano Diffuso Diamare di Sessa Aurunca

MUSEO DIOCESANO SESSA AURUNCA

Il nuovo allestimento museale, frutto del lavoro e degli sforzi dedicati al territorio ed alla diocesi da parte dei vescovi susseguitisi nell’ultimo secolo e mezzo di storia locale, si pone l’obiettivo di diventare un centro polifunzionale.

Non solo l’esposizione dei beni provenienti da tutta la diocesi, ma un catalizzatore dal quale poter ricostruire ed approfondire l’identità e la storia di un intero territorio e di un’intera diocesi, fin dall’epoca paleocristiana, con la volontà di arrivare ad aprire e gestire altri siti di rilevanza storico-artistica di non poco conto: la Basilica di San Casto, la chiesa della Visitazione, la chiesa di San Leo recentemente restaurata e riportata alla sua antica morfologia e la chiesa di Santa Maria in Grotta situata nella frazione di Rongolise.

L’evento si svolgerà nella Sala Pio IX in piazza Duomo. Apriranno i saluti istituzionali e a seguire gli interventi del vescovo della diocesi di Sessa Aurunca, monsignor Giacomo Cirulli, di monsignor Sergio Melillo, vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, quale delegato ai Beni culturali della Conferenza Episcopale Campana e della docente di Storia dell’arte medievale presso l’Università del Salento, Lucinia Speciale.

Sei sale, in un percorso che si snoda all’interno dei locali dell’Episcopio e all’interno della Cattedrale. Dalla sala delle origini della Diocesi, con l’esposizione di materiale proveniente dalla Catacomba di San Casto, passando per la sala multimediale “Pio IX” e la sala contenente gli arredi della liturgia, si arriva al cuore pulsante del Museo, la Cripta della Cattedrale ed il Lapidarium, fino ad arrivare alla sala contemporanea dedicata ad esposizioni e mostre estemporanee.

Un percorso che, già di per sé, si snoda all’interno di locali che trasudano secoli di storia, arricchiti dalle esposizioni e dalle testimonianze storiche, di fede e identitarie di un intero territorio.

Un’occasione, anche per i tanti giovani che fanno parte dell’associazione costituitasi al fine di gestire il Museo, di approfondire le radici della propria storia e di trovare, dopo anni di esodi, la possibilità di restare nella propria città di origine.