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RUBRICA IL CALABRONE – Analisi dei contenuti: l’agricoltura vista da Parigi

19 Maggio 2016 – CARINOLA. A Parigi si mangia italiano. Tornato prepotentemente di moda – anche grazie alla grande migrazione degli ultimi cinque anni – il Made in Italy nella capitale francese è sinonimo di qualità, invenzione di nuovi piatti e riscoperta di ricette tradizionali, che i palati fini dai ricchi portafogli apprezzano sempre di più. In pieno centro un piatto di pasta può arrivare a costare anche 26 euro. Perché così tanto? Perchè la città è cara ma anche perchè i prodotti li fanno arrivare direttamente dall’Italia, con tanto di storia e tracciabilità del prodotto: tartufo, prosciutto di Parma, coppa; ma ultimamente si parla sempre più spesso di ricotta, ciliegino del Vesuvio, sammarzana, insomma grandi marchi ma anche marchi più specifici e del Sud. Piccole e medie imprese si fanno largo.
A Pasqua, infatti, sono venuto a Carinola con due imprenditori francesi che commerciano prodotti di qualità nei migliori ristoranti parigini. Sono rimasti molto contenti di questo primo incontro in zona e altri ne seguiranno.
Alcuni di voi sanno che a Parigi sono cuoco e cogestore di una mensa in un centro di rieducazione funzionale. E spesso la frutta ci arriva dall’Italia. Da Formia arrivano cassette d’uva e kiwi soprattutto. Ed allora in quei momenti mi ritrovo a pensare che quell’uva e quei kiwi potrebbero venire da Carinola.
fruttaverduraPerché abbiamo tante piccole aziende, ma commercialmente siamo deboli. L’agricoltura nei programmi delle liste deve essere al primo posto a Carinola. Ma non solo nelle parole, poi si deve fare. Abbiamo bisogno di esperti, di un Piano Strategico Agricolo e di conseguenza d’investimenti. Dobbiamo guardare avanti, e questo significa biologico, qualità, senza pesticidi. Bisogna unirsi in un marchio unico e forte: Carinola Ager Falernus, ad esempio.
E dentro tutti i nostri prodotti, promossi, con campagne di marketing come bene sta facendo Terre del Falerno, che va sostenuta, arricchita. Ma servono anche investimenti della Regione e del Comune, perché senza soldi non si cantano messe. Ma nemmeno se si resta divisi, così come stupidamente facciamo.
[E ringrazio il candidato sindaco Franco Di Biasio per aver accolto la proposta culturale “LEGGI QUI  http://www.thereportzone.it/comuni/carinola/elezioni-comunali-a-carinola/il-calabrone-3/“, lanciata in questa rubrica politica il Calabrone, su thereportzone.it di Giuseppe Nicodemo].

IL CALABRONE è una rubrica a cura di Michele Sorvillo, giornalista esperto di politica che vive e lavora a Parigi. Per anni ha seguito le vicende politiche di diversi Comuni della provincia di Caserta, in particolar modo l’avvicendarsi di nuovi sindaci e maggioranze a Falciano del Massico e Carinola.
IL CALABRONE è una rubrica a cura di Michele Sorvillo, giornalista esperto di politica che vive e lavora a Parigi. Per anni ha seguito le vicende politiche di diversi Comuni della provincia di Caserta, in particolar modo l’avvicendarsi di nuovi sindaci e maggioranze a Falciano del Massico e Carinola.