IL CALABRONE – La corsa di Antonio Russo all’ombra di Grimaldi

1 Giugno 2016 – CARINOLA. Antonio Russo, risorto dalle ceneri, torna a correre per diventare sindaco di Carinola. E’ il suo sogno più intimo, di sempre. Come Ulisse, per vent’anni, ha progettato il suo ritorno a Itaca. E ora, favorito dai sondaggi, è a un passo dalle coste, col vento in poppa.
Antonio Russo corre e non si può marcare.
Una parabola la sua che deve far riflettere sul senso profondo di questa impresa: perchè vuole ridiventare sindaco di Carinola, che deve fare ? Cosa lo ha spinto ad aspettare tutti questi anni ? Lui, risponderà, il bene di Carinola, lo sappiamo.
Certamente da quando il suo Consiglio Comunale fu sciolto nel gennaio del 1993, ha sempre fatto scelte politicamente intelligenti. La gavetta è iniziata in minoranza, giorni, mesi passati a preparare la sua risalita, pazientemente, a far la guerra a Pasquale Di Biasio per dieci lunghi anni. Poi tutto cambia con le ecoballe a Vaglie.
Vincono le elezioni del 2008, sindaco Gennaro Mannillo, lui assessore ai lavori pubblici, quindi candidato alla Provincia, quasi eletto per un pelo. Salta qualcosa e lui, firma per mandare a casa un sindaco che aveva voluto Massimo Grimaldi. Altra lista, Impegno in Comune, Luigi de Risi, candidato sindaco, anche quest’ultimo espressione di Massimo Grimaldi. Ma nemmeno questo va bene. Tuttavia stavolta non si va dal notaio, già fatto una volta, sarebbe nocivo per l’elettorato, ma lo si lascia semplicemente da solo. Giggino in isolamento.
Cosi’ il terzo candidato sindaco di Massimo Grimaldi questa volta è Antonio Russo. Massimo, l’uomo che non amava i sindaci, sembra il titolo di un film. Ma è la realtà. Il nodo dunque, di questa lista, è proprio il patto che intercorre fra i due. Antonio e Massimo, quanto resisteranno ? La palla agli elettori.

Michele Sorvillo