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Sit-in dei lavoratori del Consorzio di Bonifica: sciopero per il CCNL

 
29 Giugno 2016 – POLITICA. Sciopero Regionale dei lavoratori dei Consorzi di bonifica della Campania per il mancato rinnovo del CCNL con “sit in” tenutosi presso il Centro Direzionale di Napoli.
Dopo 18 mesi di stallo delle trattative tra organizzazioni sindacali e SNEBI (Sindacato Nazionale Enti bonifica irrigazione) per il rinnovo del Contratto di Lavoro dei lavoratori appartenenti ai Consorzi di Bonifica, le organizzazioni sindacali FLAI CGIL,  FAI  CISL e FILBI UIL   hanno indetto, una giornata di sciopero su scala regionale. In particolare, in Campania (a Napoli) si è tenuta presso il Centro Direzionale – sotto la sede dello SNEBI –  una manifestazione di protesta pacifica dei lavoratori (due delegati rsa per consorzio).
Dopo circa due anni dalla scadenza del contratto di lavoro, ed in considerazione degli enormi ritardi nel pagamento degli stipendi, abbiamo sempre cercato – dichiara Clemente Di Rosa Segretario Regionale della FILBI UIL – un serio e leale dialogo costruttivo con lo SNEBI.
Purtroppo, constatiamo, che al tavolo delle trattative non è pervenuta alcuna risposta seria e concreta per dare riscontro alle legittime esigenze dei lavoratori. A questa giornata di sciopero regionale seguiranno ulteriori iniziative di protesta che si concluderanno con lo sciopero nazionale del 28 luglio p.v.”
I Consorzi di bonifica esistono e sono operativi su tutto il territorio nazionale. In Campania ce ne sono 11 e sono Enti territoriali al servizio dell’Agricoltura preposti all’irrigazione di migliaia di ettari di terreno nonché attivi per la difesa del suolo in genere.
Non è più possibile mortificare sia il territorio che i lavoratori di questi Enti. E’ quanto dichiara il Consigliere Regionale On. Avv. Giovanni Zannini Presidente del Gruppo Consiliare di Centro Democratico – Scelta Civica e componente della Commissione Agricoltura, che aggiunge: “urge in Campania una riforma strutturale dei Consorzi di Bonifica e della Legge Regionale 4/2003 oramai datata e non più adeguata ai tempi. E’ necessaria una nuova legge che sappia garantire le professionalità, le spettanze dei lavoratori, i servizi ed al contempo eviti lo sperpero di denaro pubblico”.