12 Luglio 2016 – CARINOLA. Difficile prevedere al momento cosa ne sarà del Giudice di Pace. La struttura giudiziaria ubicata a pochi passi dalla sede del comune, a seguito della legge sulla “spending review”, è ancora in funzione solo grazie all’impegno assunto dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Luigi De Risi di garantire la presenza di impiegati comunali per quanto concerne gli uffici di cancelleria.
Un percorso però che si è rilevato alquanto complicato nel corso del tempo visto che in tanti hanno rinunciato all’incarico. La patata bollente è ora passata nelle mani del primo cittadino Antonio Russo che però non si è pronunciato ancora ufficialmente sul da farsi. Trapela pessimismo. Si andrebbe verso la chiusura definitiva degli uffici. L’ostacolo da superare sarebbero i costi di gestione, ritenuti elevati e quindi con la situazione economica in cui versa l’ente questa sarebbe la soluzione più consona.
L’interrogativo che in tanti si pongono è quale potrebbe essere l’utilizzo di questa struttura in alternativa al giudice di Pace. Nei mesi scorsi si è ipotizzato di trasferire in questa sede la cabina di regia della Polizia Municipale o dei volontari della protezione civile. L’amministrazione è in effetti alle prese con la manutenzione ordinaria di molti immobili comunali che però rischiano di rimanere inutilizzati. Non è questo l’unico grattacapo dell’amministrazione Russo che si è insediata da poco più di un mese.
Le diatribe giuridiche sono stati tra gli argomenti dominanti dell’ultimo quinquennio. Abbastanza complicata è il contenzioso che riguarda le strutture cimiteriali. Sul caso si sono svolti decine di dibattiti senza però che si è arrivati ad una conclusione concreta. Dal 2011 ad oggi non si è riusciti a trovare una soluzione che possa portare ad una eventuale rescissione contrattuale. Il rischio che si vada incontro ad un danno erariale per il comune è alto.
Il dialogo tra le parti si è ormai incrinato da tempo. Saranno mesi molto duri quelli dell’amministrazione Russo in tal senso. Stesso discorso per l’illuminazione pubblica. Difficile dire cosa possa accadere nell’immediato futuro. La maggioranza deve trovare risorse fresche per coprire l’enorme debito del fuori bilancio pari ad oltre 16milioni di euro, frutto per la maggior parte di ingiunzioni di pagamento da parte professionisti che hanno svolto vari lavori per conto delle amministrazioni comunali degli ultimi anni. (GI.ESSE)
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