30 Agosto 2016 – CARINOLA. I venti della delegittimazione, che pure spirano violenti, non fermano l’impeto guerriero di Lorenzo Razzino, contestatissimo Presidente del Piddi carinolese. Archiviata, si fa per dire, la polemica del rovente ferragosto, Razzino sale di nuovo sul ring e questa volta prende di mira il Movimento Cinquestelle.
Sotto i suoi colpi finiscono dirigenti locali ed esponenti nazionali. Associati nella medesima accusa, quella di populismo e demagogia, degenerazioni che Razzino ritiene ancor più gravi perché veicolate da quel mattinale delle procure che il “Fango quotidiano”, il giornale di Travaglio così ironicamente ribattezzato dal Presidente PD.
A provocare la nuova picconata di Razzino è il comunicato con cui il drappello locale dei Grillini critica la posizione della maggioranza consiliare sulla vicenda del Sisma di Amatrice.
I Cinquestelle con la loro iniziativa hanno diviso l’opinione pubblica ,in parte protesa, sul l tema, verso la fiducia alla formazione che governa la città e in altra misura tendente a metterla in discussione.
Di certo c’è che da subito i Cinquestelle hanno incassato il plauso di alcuni alti graduati del PD. Ma poi è intervenuto lui,il Presidente. La spina nel fianco del passato del PD che non vuol passare,e ha detto che i cinquestelle non sono da prendere sul serio.
L’esatto contrario di quanto fatto dai suoi colleghi di partito . Chi aveva ancora dubbi, è servito: il PD è una chiesa sconsacrata in cui ognuno dice la propria messa.
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