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Bagarre PD, parla Rino Di Cresce

 
CARINOLA. Ho ascoltato in  religioso silenzio tutta la chiassosa diatriba  a
suon di comunicati stampa dell ormai ex Presidente del Pd di Carinola
, senza mai fare allusioni e senza ricambiare con la stessa medaglia.
non è nel mio stile offendere. Ma qualche passaggio credo sia doveroso
farlo dopo essere stato chiamato in causa per l ennesima volta in un
comunicato/invettiva. Dobbiamo partire da un dato.
Il partito democratico  è il primo partito di Carinola. lo dimostrano i numeri
delle elezioni europee nonché quelle regionali nelle quali ha
distanziato il popolo delle libertà di circa 400 voti. Fatta la questa
premessa credo sia inopportuno parlare di “chiese sconsacrate” quando
i numeri dicono il contrario. Basterebbe una sana analisi
introspettiva per capire che all interno di un partito vi sono delle
correnti di pensiero diverse ma chi ha i numeri ha come sempre la
maggioranza .
È una regola democratica , non sono prese di posizioni
dittatoriali . In un certo senso faceva anche piacere , avere un
presidente come Razzino che con la sua visone diversa poteva dare
spunto ad apertura di qualche dibattito interno, magari trattando non
solo i numeri ma anche qualche tema etico. Per me politica deve essere
aperta a chiunque ami porsi domande, conoscere e approfondire le
competenze necessarie per partecipare attivamente e consapevolmente ai
processi di cambiamento ed evoluzione del nostro Paese, partendo dalla
nostra realtà locale.
Perché ho firmato la sfiducia?  Razzino poteva
scegliere di votare altrove ma sbandierare un endorsement così forte
in un comunicato stampa firmandosi presidente Pd e violando il codice
etico l ho reputata un azione sulla quale non si ci poteva passare
sopra. La mia posizione all interno del partito? Sono attirato dal
modo innovativo di interpretare la politica dell associazione IDEM che
fa capo all On.Nicola Caputo , che propone convegni interessanti
soprattutto in tema agricoltura. Gennaro e Pasquale? Sono stati
entrambi sindaci e li reputo ottimi conoscitori della macchina
comunale , spesso mi confronto con loro su visioni di procedure
adottate in delibere , ma sono abituato a ragionare SEMPRE di testa
mia e non avrei problema ad essere loro in contrapposizione se qualche
argomento non lo condivido.
Ritornando a Razzino spero non si dimetta
da tesserato ordinario (come del resto sono anche io)   e spero che
dopo una seria riflessione torni a lavorare per cercare di ampliare il
consenso del nostro partito.