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FALCIANO – Bonifacio Di Donato: “Riunioni politiche in casa mia? Ma di cosa stiamo parlando?”

 
FALCIANO DEL MASSICO. E’ ormai nota la vicenda che ha visto coinvolto, involontariamente, Bonifacio Antonio Di Donato che si è visto tirato in ballo, con tanto di foto di copertina, in un articolo pubblicato lo scorso 25 settembre su un noto quotidiano cartaceo provinciale. Dopo aver acclarato la sua posizione, del tutto estranea ad una ipotizzata ricandidatura per le prossime amministrative del 2017, le sue dichiarazioni successive all’articolo in questione, hanno fatto il giro del web, sui più importanti social. ù
Prima di riportarvi le dichiarazione integrale di Bonifacio Antonio Di Donato ci teniamo a precisare che abbiamo preferito contattarlo, prima, telefonicamente prima di smentire, dopo, questa ipotesi di candidatura.
Ecco il post pubblicato da Bonifacio Di Donato circa 18 ore fa: “Sto pensando a sabato 25 u.s. quando sulla Gazzetta di Caserta è stato pubblicato un articolo dal titolo” Primarie centro sinistra, riunione politica in casa Di Donato” senza alcuna firma dello stesore.
Che i giornalisti ormai hanno smesso di essere tali, cioè non si limitano a raccontare gli avvenimenti, ma usano i giornali esclusivamente ai propri fini personali, è cosa risaputa, ma quando inventano di sana pianta riunioni mai avvenute in casa di cittadini con moralità, anche politica, ineccepibile, meriterebbero di essere denunciati.
Immaginando la pochezza dell’autore di tale articolo, mi astengo dal farlo.

Anche perchè ritengo che un politico non deve mai trascendere in denunce per non tradire lo spirito stesso della politica che deve essere l’interpretazione delle esigenze della collettività unita all’esigenza di dare risposte.
Devo però constatare, mio magrado, che da anni ormai gli interpreti della politica hanno tradito i valori ispiratori, hanno smarrito il senso dello stare insieme, funzione un tempo demandata ai partiti, personalizzando sempre di più l’azione politica, trascurando magari gli interessi della collettività.

Appare evidente che in questi scenari di clientelismo, la politica non trova più spazio nè per partecipare a primarie nè per rivestire eventuali cariche amministrative. Per quanto mi riguarda questo non vuole significare nascondersi difronte ai problemi della comunità, anzi considerato l’importanza del referendum costituzionale sarò impegnato nella campagna per i SI”.