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PRIMARIE FALCIANO – C’è chi dice no: ecco la lettera del Presidente Domenico Marino

 
FALCIANO DEL MASSICO. “Al Gruppo consiliare di Falciano Futura Al Segretrario del Circolo Pd di Falciano del Massico Al Segretario di Sel di Falciano del Massico AI cittadini di Falciano del Massico.
Ho appreso da un manifesto pubblico affisso per le strade del nostro paese, che i circoli locali di Pd e Sel, hanno convocato per oggi lunedi 17 ottobre una riunione avente per oggetto l’organizzazione delle primarie per individuare il candidato Sindaco del centro sinistra alle prossime amministrative.
A causa di impegni di lavoro non posso partecipare alla riunione siccome non voglio far mancare, all’assemblea, il mio contributo invio questa mia lettera con preghiera di darne lettura ai partecipanti all’assemblea prima dell’inizio della discussione. Cari amici ed amiche, dopo un’approfondita riflessione sono giunto alla considerazione che le primarie per individuare un candidato sindaco, in un piccolo comune, quale è il nostro, non sono affatto uno strumento da adottare per molteplici ragioni:
 ovunque si sono celebrate le primarie sono risultate uno strumento di divisione, Napoli è uno degli ultimi e più eclatanti esempi;
 spingere fin dalla fase di individuazione del candidato nuclei familiari e gruppi di amici, spesso comuni, a scegliere tra diversi contendenti creerebbe lacerazioni insopportabili per una piccola comunità come la nostra. L’elettore vuole votare su una proposta forte, seria, credibile e quanto più aggregante possibile;
 al momento i partiti che hanno intrapreso questa iniziativa non hanno lanciato una proposta e, a quanto mi risulta, in questi anni non hanno lavorato alla costruzione di una leadership, quindi non si capisce su quale proposta si dovrebbero esprimere gli elettori
 la storia ci insegna che l’ elettorato locale è diviso in due blocchi, centro destra e centrosinistra e che il centrodestra è da sempre compatto ed unito ed ha perso le elezioni solo quando la coalizione di centro sinistra ha saputo andare unito oltre lo schieramento partitico (le vittorie della bilancia e della svolta ne sono l’esempio).
In questa situazione, le primarie rappresentano più una scelta strategica che uno strumento democratico. Voglio ricordare che quando ho ricoperto il ruolo di segretario politico ho sempre lavorato alla costruzione di una coalizione quanto più ampia possibile, ed i candidati a sindaco presenti nella sala lo possono confermare. Solo in un’occasione non ci siamo riusciti.
A mio avviso anche questa volta chi ha responsabilità di partito dovrebbe perseguire con tenacia e perseveranza questo obiettivo, allargare la coalizione e trovare un candidato autorevole che unisca e catturi consensi anche tra le fila avversarie. Va ribadito che PD e Sel rappresentano solo una porzione dell’elettorato del centro sinistra e non rappresentano la totalità dell’elettorato non si comprendono quindi le ragioni per cui dovrebbero imporre le procedure di scelta del candidato sindaco a tutte le anime del centro-sinistra.
Temo che se si proseguirà su questa strada, le primarie serviranno solo a dividere ed indebolire ulteriormente il centro sinistra locale. A mio avviso credo che la situazione richieda responsabilità ed umiltà, per unire tutte le forze che possono dare un contributo al cambiamento. Ho già dato e ribadisco la mia disponibilità a guidare una coalizione aperta a tutti coloro che si riconoscono nei valori del centro sinistra, che ho sempre sostenuto, anche alle scorse elezioni, per unire forze dentro e fuori dai partiti. Sono aperto ad ogni ipotesi che unisca, ma contrario a ciò che farà male al futuro del nostro paese. Con gli atti di forza non sempre si vince, con la ragione si costruisce sempre”.

Con amicizia, Domenico Marino.