FALCIANO. “Primarie del centro sinistra: purtroppo ho avuto ragione e bene ho fatto a dire NO.
Come avevo a suo tempo ampiamente motivato, le strumento delle primarie è di per sé divisivo e lo è ancora di più in un piccolo paese. Dopo il risultato delle primarie e le dichiarazioni di facciata invito i falcianesi a qualche riflessione politica.
Prima riflessione il gruppo Falciano Futura, che alle scorse amministrative rappresentava il centro sinistra (circa 900 voti) è scomparso. Il capogruppo rag. Freddino ha ritenuto di non candidarsi alle primarie, ed ha ripetutamente dichiarato di non volersi ripresentare, mentre Igor Prata, referente di SI(ex SEL), partito in via di costituzione, ha abdicato non presentando alcun candidato del suo schieramento politico andando a sostenere il segretario locale del PD.
Seconda riflessione il vincitore delle primarie non è rappresentativo del popolo del centro sinistra perchéal netto dei 5 nuclei familiari che lo hanno sostenuto non sarebbe arrivato a quota 300. Lo zoccolo duro dello schieramento di centro sinistra è costituito da circa 1000 elettori che vanno ben al di là di PD e SI.
Quindi l’offerta messa in campo dai sostenitori delle primarie è stata bocciata dalla maggioranza del popolo di centro sinistra. Questo risultato fa emergere chiaramente che in tanti non hanno capito perché in tutta Italia il costituendo partito SI è alternativo e antagonista del PD ed a Falciano invece sostiene il segretario del PD. Come non hanno capito perché i due consiglieri di Falciano Futura hanno appoggiato l’attuale segretario del Pd che alle scorse amministrative aveva sostenuto un proprio familiare candidato nella lista del Gabbiano. E’ ancora viva nella memoria degli elettori di Falciano Futura l’immagine del sindaco uscente Fava che alzava compiaciuto il braccio del vincitore Santoro. Forse i due consiglieri uscenti si sono defilati e continuano a dichiarare di non volersi candidare, perché sentono l’ostilità del popolo di centro sinistra nei confronti della soluzione scelta e fiutano aria di sconfitta. Allora come si pensa di recuperare chi non è d’accordo con la strada intrapresa?
A mio avviso resta solo una strada per ripartire ed è la via maestra della politica, quella via che rimette Falciano al centro ed i personalismi a latere.
Bisogna aprire un dibattito concreto e inclusivo intorno ad un progetto serio con un candidato/a autorevole che sappia superare gli attuali schieramenti logori e vetusti, e che sappia intercettare il diffuso malcontento che esiste tra la popolazione. Sono in tanti a credere in una nuova aggregazione e nei prossimi giorni ci sarà anche un incontro di personalità che vogliono impegnarsi in prima persona alla costruzione di un nuovo progetto politico”.
Domenico Marino
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