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GIORNATA DI ARRESTI – Estorsione, metodo mafioso e violenza sessuale – NOMI E FOTO

 
CRONACA. I Carabinieri del Comando Stazione di Vitulazio hanno tratto in arresto, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Corte d’Appello – ufficio esecuzioni penali di Taranto, PAPALE Domenico, cl. 89, di Bellona. L’uomo deve espiare la pena detentiva di anni 1 di reclusione perché riconosciuto colpevole del reato di evasione commesso nell’anno 2015. L’arrestato è stato tradotto presso casa circondariale di Santa Maria C.V. (Ce).

PAPALE DOMENICO
PAPALE DOMENICO

 
I Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Aversa, in Marano di Napoli, hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Napoli – ufficio G.I.P. su richiesta della locale D.D.A. partenopea, per il reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, nei confronti di BUONOCORE Gianni Junior, cl. 94, del posto. Le indagini svolte dai militari dell’Arma di Aversa hanno permesso di individuare il Buonocore quale ulteriore compartecipe dei plurimi approcci di natura estorsiva compiuti nei confronti di una impresa edile di Parete (CE). L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari.
Per la medesima attività il 1 gennaio 2017 gli stessi carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa diedero esecuzione a 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti indagati.
 
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Casal di Principe, in Cancello ed Arnone (Ce), hanno tratto in arrestoMERCADANTE Antonio, cl. 78, del posto. L’uomo, sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune di Cancello ed Arnone (Ce), affiliato al “clan dei casalesi” fazione Schiavone, è stato controllato dai militari dell’Arma lontano dalla propria abitazione, senza avere al seguito la carta precettiva e documento di identità, violando così gli obblighi della misura di prevenzione cui era sottoposto. Il MERCADANTE è stato ristretto agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
 
Nella mattinata odierna, in Rimini, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno eseguito una misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti Di Giunta Rita Emilia Nadia, cl. 1976, ex consigliere comunale di Castel Volturno (CE), ritenuta responsabile di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, in atto già sottoposta agli arresti domiciliari in Rimini.
La donna, tratta in arresto, unitamente ad altri indagati, lo scorso 18 gennaio, era stata ammessa al beneficio degli arresti domiciliari dal Tribunale del Riesame il successivo 7 febbraio.
L’odierno provvedimento scaturisce da una nuova richiesta di applicazione della misura di custodia cautelare in carcere avanzata dal Pubblico Ministero e accolta dal G.I.P. che ha ritenuto persistente ed eccezionalmente grave il quadro indiziario, nonché necessaria la risottoposizione alla custodia in carcere quale unica misura adeguata a fronteggiare il pericolo di recidiva.
 
I Carabinieri della Stazione di San Cipriano d’Aversa (CE), in quel centro, unitamente  ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casal di Principe (CE), hanno proceduto, il 5 marzo scorso, al fermo di p.g.  per sequestro di persona e violenza sessuale, del pregiudicato nigerianoOko Onyika, cl. 1990, residente a Bari.
OKO ONYIKA
OKO ONYIKA

L’uomo, nel pomeriggio del 3 marzo u.s., con la promessa di procurarle un lavoro come badante, avrebbe accompagnato una sua connazionale ventiseienne, in un’abitazione isolata e disabitata di Casapesenna (CE), dove, con violenza e minacce, impugnando una forbice e chiudendo a chiave la porta d’ingresso, l’avrebbe trattenuta contro la sua volontà, costringendola a subire atti sessuali.
La donna, però, era riuscita a fuggire nella mattina del 4 marzo, lasciando nell’abitazione i propri effetti personali, successivamente rinvenuti, unitamente alla forbice utilizzata dal nigeriano, sottoposta a sequestro dai militari dell’Arma, allertati dalla stessa vittima. 
I Carabinieri,  hanno subito rintracciato, e sottoposto a fermo l’uomo che è stato accompagnato presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale.
Nella mattinata odierna, la  competente Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri, ha convalidato il fermo  disponendo la permanenza in carcere dell’arrestato.
 
I Carabinieri del Comando Stazione di Gricignano d’Aversa hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale – ufficio G.I.P. – di Napoli Nord, nei confronti di IANNIELLO Vincenzo, cl. 89, del posto. L’uomo è ritenuto colpevole di aver compiuto due rapine a mano armata ai danni di due cittadini di Gricignano di Aversa, in data 23.01.2017. il IANNIELLO è stato tradotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere (Ce).