SESSA AURUNCA. Come annunciato più volte dal nostro giornale la crisi dell’amministrazione Sasso è risolta. Nel consiglio comunale di martedi sera il sindaco Sasso ha presentato la nuova giunta con gli innesti del giovane Fusco in quota Schiavone e della giornalista di Cellole Tommasina Casale in quota Passione Democratica che hanno preso il posto della dottoressa Distinto e dell’ingegnere Tramontana.
Fin qui, nulla di strano visto che il gruppo dei dissidenti era passato da cinque a tre con l’uscita dalla maggioranza dei consiglieri del circolo Vassallo. Abbiamo aspettato che il consiglio comunale finisse per analizzare con calma il nuovo assetto di maggioranza e capire se questa nuova maggioranza avesse o meno dei vincitori e delle vittime. Ebbene si.
Questa nuova maggioranza ha un solo capo indiscusso che è il dottor Michele Schiavone che con appena due consiglieri di maggioranza ha espresso un assessore, il giovane Fusco, non voluto dai consiglieri della frazione di Carano Di Meo e Lorenzo Fusco e, udite udite anche il presidente del consiglio con il figlio Massimo. Sconfitta per l’altra parte della maggioranza con i consiglieri Di Meo e Marcigliano che ambivano alla presidenza e anche del consigliere Zannini che è rimasto l’unico a non avere un referente in giunta. Quest’utlimo dimostra di non avere lo stesso peso di Vernile.
Discorso a parte per il duo Vernile- Casale, il primo consigliere e la seconda neo assessora. La forzatura del gruppo Passione Democratica ed in primis di Vernile di indicare la Casale come assessore è criticata a 360 gradi. Sono in molti a ritornare indietro nel tempo per rileggere la rubrica della giornalista di Cellole “la civetta” dove quotidianamente e da tanto tempo è stato preso di mira il sindaco Sasso ed anche qualche assessore.
A ricordarlo è l’ex sindaco Tommasino sulla sua pagina facebook quando sottolinea: “Per quanto riguarda il nuovo “assessore” Casale Tommasina, invito tutti gli uomini di buona volontà ad andarsi a leggere quanto dalla medesima scritto sul sito online de “La Civetta”. Saprete così le sue considerazioni sull’accoppiata Oliviero/Sasso e sui loro tanti compagni di viaggio, compreso il suo collega assessore Verrillo Ugo da lei definito “Uomo dalla camicia nera”!”. Anche dall’entourage del sindaco Sasso sono state mosse molte critiche per questa scelta ma sembra che qualcuno abbia invitato tutti a zittire.
Ritornando a Schiavone non si capisce a primo impatto come mai sia Sasso che Oliviero con i suoi consiglieri di riferimento si siano arresi sulle richieste. Qualcuno ipotizza che Schiavone sia riuscito a mettere in piedi un bel pacchetto di tessere del PD che servirebbero ad Oliviero per sostenere Renzi e a Sasso per non perdere la segreteria cittadina.
Un prezzo grosso da pagare con un intromissione corposa nella giunta e in consiglio con la presidenza. L’elezione del presidente Schiavone con 11 voti a favore sancisce anche l’appoggio ufficiale sia del consigliere Del Mastro che di Sciarretta. La posizione di Sciarretta servirà ad evitare l’avvicendamento tra il caposettore Aliperti e Serao. Attacchi in consiglio a Sasso e Vernile sono arrivati sia dagli ex consiglieri di maggioranza Teresa Sasso e Bevellino sia da Alberto Verrengia.
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