MONDRAGONE. “Mondragone Resiste” intende promuovere una gestione condivisa degli edifici e spazi pubblici inutilizzati con proposte concrete e rivolte ai giovani imprenditori e freelance mondragonesi.
Uno dei punti cardine del nostro progetto è rappresentato dal “farsi carico delle nuove generazioni di mondragonesi” da contrapporre a un vuoto “giovanilismo” spesso perpetrato da diversi schieramenti politici.
Non basta rivolgersi ai giovani, bisogna innanzitutto studiare i bisogni e le necessità per poi offrire soluzioni alternative valide e attuabili. Gli edifici pubblici inutilizzati potrebbero essere messi a disposizione di lavoratori freelance o imprenditori titolari di start-up innovative (siano esse digitali, industriali, artigianali, sociali, legate al commercio o all’agricoltura, o ad altri settori dell’economia) under-35, che fatturano meno di 30.000 euro l’anno e che abbiano una fascia di reddito ISEE al di sotto di 10.000 euro. Il tutto favorendo comunque l’inserimento di persone appartenenti a categorie protette.
Al centro del nostro progetto, oltre all’attenzione particolare rivolta ai mondragonesi impegnati all’estero o in altre regioni d’Italia, ci sono i giovani cervelli che decidono di investire nel nostro territorio, per dimostrare che esiste un modo di amministrare la cosa pubblica attento alle loro esigenze e intenzionato ad agevolarne il percorso di inserimento nel mondo del lavoro.
I locali potrebbero essere impiegati da lavoratori e professionisti under-35 che intendono avviare una attività nel campo dell’innovazione, prevedendo contributi simbolici relativi all’assolvimento dell’Imposta Unica Comunale (IMU; TASI; TARI) per i primi 3 anni di attività.
Tutto il programma della coalizione pone grande attenzione al recupero e alla liberazione degli spazi pubblici.
. “Mondragone Resiste” intende promuovere una gestione condivisa degli edifici e spazi pubblici inutilizzati con proposte concrete e rivolte ai giovani imprenditori e freelance mondragonesi. Uno dei punti cardine del nostro progetto è rappresentato dal “farsi carico delle nuove generazioni di mondragonesi” da contrapporre a un vuoto “giovanilismo” spesso perpetrato da diversi schieramenti politici.
Non basta rivolgersi ai giovani, bisogna innanzitutto studiare i bisogni e le necessità per poi offrire soluzioni alternative valide e attuabili. Gli edifici pubblici inutilizzati potrebbero essere messi a disposizione di lavoratori freelance o imprenditori titolari di start-up innovative (siano esse digitali, industriali, artigianali, sociali, legate al commercio o all’agricoltura, o ad altri settori dell’economia) under-35, che fatturano meno di 30.000 euro l’anno e che abbiano una fascia di reddito ISEE al di sotto di 10.000 euro. Il tutto favorendo comunque l’inserimento di persone appartenenti a categorie protette.
Al centro del nostro progetto, oltre all’attenzione particolare rivolta ai mondragonesi impegnati all’estero o in altre regioni d’Italia, ci sono i giovani cervelli che decidono di investire nel nostro territorio, per dimostrare che esiste un modo di amministrare la cosa pubblica attento alle loro esigenze e intenzionato ad agevolarne il percorso di inserimento nel mondo del lavoro.
I locali potrebbero essere impiegati da lavoratori e professionisti under-35 che intendono avviare una attività nel campo dell’innovazione, prevedendo contributi simbolici relativi all’assolvimento dell’Imposta Unica Comunale (IMU; TASI; TARI) per i primi 3 anni di attività.
Tutto il programma della coalizione pone grande attenzione al recupero e alla liberazione degli spazi pubblici.
Notizie e Reportage
Altre
MONDRAGONE – Vento fortissimo e violente piogge: litorale nella morsa del maltempo
MONDRAGONE – Litigano ed arrivano alle coltellate: denunciati dai carabinieri
MONDRAGONE CITY – La squadra stacca la classifica è vola in vetta