MONDRAGONE. Il 22 Aprile alle ore 21.00, al Cine Teatro Ariston di Mondragone va in scena TVATT, uno spettacolo ideato da Luigi Morra e da lui interpretato insieme a Pasquale Passaretti ed Eduardo Ricciardelli.
Lo abbiamo incontrato per formulargli una breve intervista:
Partiamo dal futuro: TVATT parte con un primo studio presentato nel 2014 al Festival Lunarte. Avete, poi, debuttato a Roma nel 2015, al Teatro Tordinona, e le ultime due repliche al Teatro di Documenti lo scorso 12 e 13 aprile: un cammino evolutivo molto veloce. Cos’ è racchiuso in questo percorso di circa 3 anni e cosa dobbiamo aspettarci dal futuro prossimo?
- Tutto è cominicato a Lunarte con una breve performance in un cortile, io solo con un microfono, una loop station e ovviamente il pubblico. Dopo questo esperimento è arrivata la voglia di allargare il progetto e fare squadra con Pasquale, Eduardo, i Camera, Domenico Catano. E così il lavoro si è sviluppato ed è cresciuto in diversi step, che ci siamo divertiti a definire round, fino a diventare uno spettacolo , ma anche un vero e proprio progetto teatrale. Per il prossimo anno ci prepariamo a portare il lavoro all’estero con le musiche eseguite dal vivo.
TVATT, acronimo di Teorie Violente Aprioristiche Temporali e Territoriali: quale significato si cela dietro questo termine che, al di là dell’acronimo, in Campania vuol dire, in maniera esplicita, “ti picchio”?
- L’acronimo è un gioco. TVATT vuol dire “ti picchio”, “ti batto”. Un concetto secco, senza mezzi termini, un presupposto performativo scovato nella violenza quotidiana, una minaccia che è di fatto una proposta di relazione fisica, un invito alla sfida.
In tanti stanno imparando questo acronimo, mentre tantissimi altri conoscono la tua libera ispirazione a Steven Berkoff. Ci vuoi parlare di questo trait d’union con l’attore e regista inglese?
- Tra gli anni 70 e 80 Steven Bekoff ha messo in scena “East” e “West”, raccontando la violenza di marciapiede dei sobborghi di Londra. Berkoff ha intuito che in quella violenza, nel bene e nel male, c’è spettacolo. L’ispirazione non è legata quindi ai suoi testi, è una sorta di vicinanza e condivisione rispetto agli intenti.
Sicuramente attraverso questo lavoro sei (siete) riusciti a trattare una tematica che non è affatto legata ad un solo territorio. La stessa ispirazione a Berkoff ci lascia pensare che in materia di violenza lungo le strade inglesi accade più o meno quello a cui si può assistere a Mondragone o in qualsiasi altro angolo del Mondo… Ci spiegate la “visione globale” di questo lavoro?
- Esattamente come nel caso dei lavori di Berkoff, in TVATT un contesto geografico circoscritto e preciso, con il suo dialetto e tutto il resto, diventa pretesto per raccontare qualcosa che riguarda ovunque c’è periferia, marciapiede, provincia. Si, in qualsiasi altro angolo del Mondo, purché ci sia un angolo.
Lo spettacolo TVATT arriva finalmente a Mondragone, luogo in cui in molti vi stanno aspettando, non certo per picchiarvi… Esibirsi “in casa” suscita in voi emozioni differenti (più forti) e quale effetto secondo voi susciterà TVATT sul pubblico di Mondragone?
- Per me in primis quella di Mondragone, al Cine Teatro Ariston, è la tappa più importante. Molte suggestioni e spunti legati a TVATT vengono dalle strade della città in cui sono cresciuto. L’effetto che susciterà non lo conosciamo… non lo vogliamo sapere prima di sabato.
Questo spettacolo è prodotto da Etérnit e Teatraltro con la collaborazione di Lunarte ed il supporto di TeatroForte. Le scene sono accompagnate dalle musiche dei Camera che tra l’altro ultimamente hanno pubblicato il disco della colonna sonora sotto l’etichetta MArteLabel. Anche “nel corpo”, dunque, TVATT sta crescendo, arricchendosi sempre di maggiori elementi e collaborazioni: musiche, video e molto altro…
- Qui torniamo in quella dimensione di progetto teatrale in cui vive TVATT, dove ogni elemento trova anche una dimensione tutta sua: le musiche dei Camera ad esempio escono dallo spettacolo e finiscono in un disco, o magari in un concerto. Con Domenico Catano c’è l’idea di un documentario che sta prendendo forma. Poi le foto di Mena Rota, i lavori grafici di Achille Pacifico… è una rissa dove ogni singolo cazzotto ha la sua potenza estetica e la sua forza . Stiamo lavorando a un sito internet (tvatt.it), già online, che raccoglierà tutto quello che succede intorno a TVATT.
Ricordiamo che è possibile acquistare i biglietti in prevendita al costo di 10 euro oppure trovarli direttamente al botteghino al costo di 14 euro. Nella locandina in allegato tutti i contatti necessari.
Qui di seguito, in ordine di pubblicazione: tre fotografie a cura di Mena Rota; il trailer ufficiale di TVATT e la locandina con tutti i dettagli per l’acquisto ticket in prevendita
https://www.youtube.com/watch?v=1TBoiOqYnsA
LA LOCANDINA
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