CARINOLA. (Articolo a cura di Casertafocus) Quella della sicurezza stradale, è ormai diventata una vera e propria emergenza che attanaglia il Comune di Carinola. Se infatti il perimetro urbano del territorio, sia di giorno che di notte, è interessato dalla grave problematica di auto e motocicli che sfrecciano a velocità elevatissima, destando giustificata preoccupazione nella popolazione, non meno rischiosa si rivela la principale arteria che cinge il territorio comunale per circa 12 km, partendo dal confine col Comune di Teano, fino ad arrivare a quello con Sessa Aurunca: l’Appia.
Strada killer, numeri alla mano, per definizione, anche quest’anno la statale che segue il percorso dell’antica consolare romana e che porta il nome del Censore Appio Claudio Cieco, il Magistrato dell’Urbe che la immaginò e che dalla capitale conduce a Brindisi, ha già incassato l’ennesimo sacrificio umano con la morte, avvenuta meno di un mese fa, di un giovane Maresciallo della Guardia di Finanza, travolto in un violentissimo impatto frontale con un’altra auto, proprio all’altezza del tratto che fiancheggia la località, in realtà un crocevia, nota come ‘Croce di Casale’.
Un punto nodale quello del bivio per una delle principali frazione del Comune, Casale, da sempre causa di disagi, blocchi, code interminabili,specie nel periodo estivo, e spaventosi incidenti, spesso mortali. Dalla richiesta di rotonde, forse irrealizzabili per ragioni di spazio, a quelle di installazioni di impianti semaforici ed autovelox, sono state tante le istanze che i cittadini, sempre più in balia di uno stato di cose che provoca giustificato allarme, hanno prodotto alle autorità preposte. Tutte però cadute sistematicamente nel vuoto.
Cosicché oggi il problema è ancora lì, in tutta la sua drammatica pericolosità. Una pericolosità certificata anche dallo stesso UFFICIO TERRITORIALE DI GOVERNO di Caserta (Prefettura), che non a caso ha inserito nell’elenco dei tratti stradali ad alto rischio proprio i famigerati 12 km che di Appia che attraversano Carinola. Nei giorni scorsi è stato l’ex Sindaco Gennaro Mannillo a ricordare come con la sua Amministrazione si fosse attivato per far si che che lungo tutto il tracciato dell’ Appia venissero installati degli autovelox, la cui capacità di deterrenza per scoraggiare l’alta velocità è nota. Purtroppo -ha ricordato Mannillo – fui mandato a casa da un ribaltone (ordito da Luigi De Risi,poi divenuto a sua volta Sindaco ed ora nel PD dello stesso Mannillo -ndr-) e il progetto cadde nel vuoto.
A protestare per richiamare l’attenzione delle autorità ed in primis della locale Amministrazione è anche Amelia Ullucci, popolarissima organizzatrice del Premio di rilevanza internazionale “San Giuseppe Moscati “, che dal pulpito di Facebook tuona contro le scorribande dei pirati della strada che scorazzano incontrastati,in orari sia diurni che notturni, mettendo a repentaglio la pubblica e privata incolumità. La Ullucci però focalizza più sugli atti di pirateria stradale che riguardano il centro cittadino e auspica un maggiore controllo, anche dei Vigili urbani. Un’alta vera e propria piaga che pregiudica l’efficienza dell’Ente, attesa la ormai cronica carenza di personale assegnato al comando di Polizia municipale. Il cui organico dovrebbe tuttavia essere rafforzato con l’inserimento di nuove risorse da reclutare attraverso un apposito concorso, dato per imminente.
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