The Report Zone

Notizie e Reportage

Rapine, furti ed evasione – TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI DI OGGI

 
 
CRONACA. I Carabinieri della Stazione di Grazzanise (CE), in quel centro,  hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – ufficio esecuzioni penali,  nei confronti di  Izzo Tommaso, cl.1958, residente a Grazzanise. L’uomo dovrà espiare una pena residua di anni 8 e giorni 2 poiché condannato definitivamente per tentato omicidio, porto abusivo di armi e minaccia grave, reati commessi nei confronti della propria moglie  in Grazzanise, nel mese di agosto del 2014.I zzo Tommaso è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
 
I Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere (CE), in quel centro, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato per furto in concorso, di Catalano Alessandro, cl. 1994, residente ad Afragola (NA), e De Simone Giuseppe, cl. 1985, residente a Casoria (NA) di fatto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e,  pertanto,
tratto in arresto anche per il reato di evasione.I militari dell’Arma, su segnalazione degli addetti alla vigilanza di un supermercato sito in via Galatina a Santa Maria C.V., hanno accertato che i due malfattori, poco prima, avevano asportato dagli scaffali del predetto esercizio commerciale 75 confezioni di chewing gum, per un valore complessivo di euro 230,00.La refurtiva, rinvenuta a seguito di perquisizione all’interno di una borsa in uso ad uno dei due, è stata recuperata e restituita all’avente diritto.  Gli arrestati, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicati con rito direttissimo.
 
I Carabinieri della Stazione di Trentola Ducenta, i quel centro cittadino, hanno rintracciato ed arrestatoBESSADOK Fathi, cl. 68, di origini tunisine e residente in Trentola Ducenta. L’uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari, è stato sorpreso dai militari dell’Arma all’interno di un Bar, ubicato in via Natale. L’arrestato è stato nuovamente collocato agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa del rito direttissimo.
 
I Carabinieri del Comando Stazione di Casagiove hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di LOZOV Sergiy, cl. 90, di origini ucraine e residente in Salerno (Sa) e di PYLYPIV Andriy, cl. 82,  anch’egli di origini ucraine ma domiciliato in Giuliano in Campania (Na).  I due sono ritenuti responsabili di aver commesso, in data 07.07.2017, una rapina aggravata ai danni di un loro connazionale.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal GIP del Tribunale Ordinario di Santa Maria Capua Vetere sulla base degli elementi probatori raccolti dai militari dell’Arma.
In particolare, come ricostruito dai Carabinieri della Stazione di Casagiove, in data 07 lug 2017, i due indagati, armati di coltello, rapinarono un 25enne loro connazionale che, proveniente in autobus dall’Ucraina era appena giunto in Italia. Più nello specifico la vittima scesa dal mezzo che lo aveva condotto in Italia, mentre attendeva l’arrivo dei parenti, venne avvicinato dai due malviventi che minacciandolo con un coltello s’impossessarono dei suoi effetti personali tra cui nr. 2 pc portatili e la somma in contanti di euro 5.000.  I militari dell’Arma, sulla base degli elementi forniti dalla vittima e dall’esame dei fotogrammi tratti dal sistema di videosorveglianza a circuito chiuso del distributore di benzina, hanno minuziosamente ricostruito le fasi della rapina attivandosi per la identificazione degli autori del fatto reato. Alcuni giorni dopo la patita rapina, la vittima è stata contattata da soggetti che gli offrivano, in cambio di 2000 euro, la restituzione della merce rapinatagli, ricevendo nel contempo istruzioni circa il luogo ove effettuare lo scambio. All’incontro, avvenuto il 21.07.2017, si presentarono anche  i Carabinieri che arrestarono il solo LOZOV Sergiy per estorsione. In quella circostanza la vittima riconobbe il LOZOV come uno dei rapinatori.