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Castiello (Lega): “Legittime e condivisibili proteste Camera penale Tribunale Napoli Nord: Ministro Orlando ha fatto solo passerelle”

 
 
POLITICA. COMUNICATO STAMPA
Castiello (Lega): “Legittime e condivisibili proteste Camera penale Tribunale Napoli Nord: Ministro Orlando ha fatto solo passerelle”.
Sono più che legittime le vibrate proteste della Camera Penale del Tribunale Napoli nord,alla stessa stregua dei più che motivati, accorati e reiterati appelli,del Presidente Elisabetta Garzo e del Procuratore della Repubblica Francesco Greco. Lo dichiara Pina Castiello deputata della Lega, nonché candidata della coalizione alla Camera nel collegio uninominale di Aversa.
E’ davvero incomprensibile -ha proseguito l’esponente del partito di Salvini – come a tutt’oggi ,ovvero a quattro anni dalla sua inaugurazione, la struttura di Napoli nord sconti una preoccupante carenza di personale amministrativo, a cui si somma una non meno grave e frenante mancanza di mezzi adeguati alle reali esigenze.E’ Inammissibile – è andata giù dura la parlamentare leghista – il lassismo del governo centrale , fin qui incapace di apportare le opportune modifiche ad una pianta organica, palesemente inadeguata. Esistono -ha ragionato la Castiello – delle scandalose disparità rispetto ad uffici giudiziari con popolazione di gran lunga inferiore, che tuttavia possono vantare un rapporto giudice-abitante del tutto sperequato.
Il quarto ufficio giudiziario italiano, quale è quello di Aversa- ha continuato – con una popolazione di più di un milione di amministrati, ha (solo) un giudice togato per ogni 12.376 abitanti, a fronte del tribunale di Napoli e di quello di S. Maria C.V. che vantano rispettivamente un magistrato togato addirittura ogni 4203 abitanti e uno ogni 7063, e di quello di Firenze che ha addirittura un organico amministrativo più che doppio rispetto a quello aversano. Questa scandalosa disparità di trattamento – ha aggiunto ancora-, verso la quale si percepisce la più esecrabile indifferenza, finisce per rendere giustificati i sospetti di chi ipotizza uno scellerato disegno per mettere in difficoltà e svilire un Tribunale per la cui istituzione, vale la pena ricordarlo, tanto si prodigò il sen. Pasquale Giuliano, a dispetto e contro ben individuati settori della politica, della magistratura e dell’avvocatura, che fecero di tutto per conservare vecchi, radicati e superati assetti di potere e competenze. Destano poi sconcerto -ha concluso la Castiello – L’indifferenza e l’inerzia del ministro della Giustizia -che, sebbene incalzato da tutti coloro che vivono il grande disagio del Tribunale e dello stesso Ufficio del Giudice di pace, si è fino ad ora risolto ad esibirsi sul territorio con ripetute passerelle elettorali, senza mai offrire segnali incoraggianti e concreti nella direzione della risoluzione del problema.
L’ufficio stampa