FALCIANO. Dopo la sconfitta con il Real Lusciano, arriva la lettera del Presidente Bonifacio Antonio Di Donato. La “Lettera di indignazione”, così come è stato chiamata dal Presidente, ve la proponiamo qui di seguito: “Spett.le Comitato Regionale FIGC Campania
e,p.c.: Al Presidente Comitato Regionale
Arbitri Campania.
Oggetto: Lettera di indignazione.
Io sottoscritto Di donato Bonifacio Antonio, in qualità di Presidente della scrivente ASD Falciano Calcio 2016, pur accettando l’insindacabilità degli arbitri, non posso esimermi dal manifestare la mia indignazione verso la scelta di arbitri novelli, giovanissimi e senza alcuna padronanza nel gestire le partite.
In questa mia breve esperienza di presidente sono arrivato alla determinazione che alcuni giocatori, tatticamente, alla prima occasione utile, aggrediscono verbalmente gli arbitri al solo scopo di intimidirli e renderli accondiscendi alla loro supremazia di gioco. Caso che pedissequamente, a mio parere, si è verificato nell’incontro tenuto sabato ore 18,30 tra il Lusciano e Falciano Calcio 2016.
Posso comprendere un inesperto arbitro che spaventatosi avvantaggia la squadra di cui si preoccupa di eventuali reazioni, ma resto indignato di fronte a tale designazione. Non è possibile, quanto tutti concordiamo sull’importanza del calcio dilettantistico, continuare da parte dei presidente, che tolgono tempo e danaro ( tanto, tanto) alla proprie famiglia, credendo in un progetto di aggregazione e di educazione verso lo sport, e vederlo crollare per l’incapacità di un inesperto e timoroso arbitro.
Veniamo per sommi capi all’accaduto. I primi 45 minuti della partita sono stati dominati totalmente dal Falciano, con esclusione di una unica azione di gioco avvenuta tra l’altro al limite dell’aria di rigore lato area laterale del Falciano dove il difensore del Falciano con le mani alzate ha fronteggiato un attaccante posizionato spalle alla porta, eccoti l’impaurito arbitro che letteralmente si inventa un calcio di rigore, regolarmente segnato dal giocatore del Lusciano.
Veniamo al secondo tempo, dove il Falciano esprimendo ancora un gioco superiore riesce a pareggiare la partita, ma verso la mezz’ora di gioco un giocatore del Lusciano in nettissimo fuorigioco segna il secondo goal, regolarmente assegnato dal solito arbitro. A quel punto, il capolavoro dell’arbitro che è riuscito a trasformare una partita correttissima da parte di tutti i giocatori in campo, in contestazioni verbali su ogni errore dell’arbitro che, sopraffatto da una confusione totale, sbagliava tutte le decisioni. Verso il 25° minuto del secondo tempo un difensore del Falciano anticipava, a centro area, un giocatore avversario con una leggera gamba tesa. Subito l’imbambolato arbitro, aggredito verbalmente dai giocatori del Lusciano espelleva il difensore del Falciano, lasciando lo stesso in dieci uomini. Cinque minuti dopo su un altro fallo di un difensore del Falciano, l’arbitro si ripeteva espellendo anche l’altro difensore del Falciano, lasciando quindi il Falciano in 9 giocatori. Presi dalla disperazione provocata da un’ingiustizia profonda i giocatori del Falciano hanno cercato di discutere acerbamente e pressantemente con l’arbitro, provocando anche un mio intervento spostandomi dalla panchina verso centro campo.
Prima di continuare voglio precisare che, ormai settantenne, ho sempre condotto una vita esemplare all’insegna del rispetto, dell’educazione e della pratica di non violenza. Precisazione dovuta anche perchè, certamente sbagliando, ho profferito parole all’arbitro definendolo tra l’altro incapace di gestire una partita. La partita finisce con il risultato di 2-1 per il Lusciano.
Non ho mai e mai voglio giustificare la violenza, in special modo quella sui campi di calcio, ho sempre condannato ogni giocatore o dirigente che aggredisca, anche verbalmente arbitri o giocatori avversari e non vorrei che il calcio mi portasse MAI a giustificare ma eventualmente a comprendere certi atteggiamenti di altri che scaturiscono anche in violenza fisica. Mi chiedo e vi chiedo se, quanto descritto, fosse capitato ad altre realtà, probabilmente il tutto sarebbe scaturito in violenza anche fisica, cose purtroppo già capitate. E ‘ questo il calcio che vogliamo?, Certamente No, ma cosa possiamo fare per evitare che lo sport si trasformi in violenza? e che un presidente come me continui a finanziare lo sport?
Tutti gli arbitri possono sbagliare, succede anche in partite nazionali, europee e mondiali, dovremmo però provare a limitarlo a soli errori di interpretazione. Come può un solo arbitro stabilire, da circa 20 metri, se è fuorigioco oppure rigore?. Non possiamo limitarci nella consolazione che è stata espressa anche dai dirigenti del Lusciano “oggi siamo stati favoriti noi mentre in altre partite siamo stati penalizzati “
Probabilmente una terna arbitrale, con le relative conseguenze economiche, potrebbe limitare i danni. Una cosa può essere applicata da subito, l’arbitro, anche ad inizio partita, alla prima aggressione verbale deve reagire con ammonizione per non consentire che la partita assuma alcuna sudditanza.
A partita chiusa e a risultato acquisito, i danni provocati al falciano dall’arbitro sono incalcolabili, prossima partita contro il Monte Calvario a Napoli con tre giocatori squalificati e la preoccupazione che possa capitare lo stesso arbitraggio? Chi tutela una squadra di un piccolo paese della provincia di Caserta?
Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.
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