FALCIANO. “La Strada di Casa del Re“, è l’ultimo libro del Prof. Giuseppe Toscano. Un libro attraverso il quale, il Prof. Toscano, è riuscito a descrivere in maniera dettagliata la storia, le virtù e la cultura del territorio ai piedi del Monte Massico. Facendo i più sinceri complimenti al Prof. Toscano vi andremo a proporre, nelle prossime righe, la Sinossi del libro e la Nota critica di Benedetto Colangelo.
- Sinossi del libro
Nel racconto romanzo “La casa di Strada del Re”è narrata la storia immaginaria ed irripetibile di un centurione romano trecenario della prima metà del primo secolo d.C. Il centurione Marco Acuto, fedele servitore del potere di Roma nell’Ager Falernus controlla in modo fedele e puntuale un mondo rurale ma nello stesso tempo ricco e facoltoso, minacciato dalle scorribande di bande di ladri e luogo di contese di ricchi e nobili romani che con i loro prodotti condizionavano la vita della stessa corte imperiale di Claudio. La casa, “caupona”, di Strada del Re è il centro operativo di tutte le azioni di Marco Acuto. Marco, da questo luogo immaginario, aiutato dai suoi commilitoni prepara e realizza il disegno della Divina Augusta Agrippina di portare sul soglio dell’Impero Romano il figlio Nerone. Rifiuta, però, di essere l’esecutore della morte dell’Imperatore Claudio e si rifugia in Alemania dove era stato al servizio del Generale Germanico, padre della Divina Agusta Agrippina. Il paesaggio ed i luoghi dell’Ager Falernus sono il palcoscenico su cui si muovono i vari personaggi creati dalla fantasia dell’Autore e i fatti narrati sono il motore che ne animano la vita e la scena. Il vino Falernum ricercato e celebrato per la sua robustezza e che racchiude nel suo sapore e nel suo colore la terra dell’Ager Falernus è il filo nascosto che guida tutta la narrazione.
- Nota critica
(di Benedetto Colangelo) Il territorio che circonda il Monte Massico è stato caratterizzato, fin dall’epoca romana,da una vegetazione rigogliosa e da una straordinaria produttività. Grazie al terreno fertile, infatti, si produceva un vino dal gusto deciso ed aromatico, il Falernum per l’appunto, conosciuto in tutto il mondo antico e apprezzato dal popolo e dai patrizi. Persino gli Imperatori conoscevano i prodotti dell’ager, dalle olive in salamoia alla frittura delle albarelle, un pesce che si trovava nelle zone paludose del lago. Il romanzo “La casa di Strada del Re” di Giuseppe Toscano descrive in una maniera dettagliata la particolarità del territorio, una porzione della Campania Felix che, oggi, viene nuovamente alla luce con le sue produzioni e con le sue leggende. A fare da sfondo alla narrazione vi è la storia di Marco Acuto, centurione al servizio della Divina Agrippina e suo uomo di fiducia. Dopo aver partecipato alle guerra di conquista con il padre dell’Augusta, il generale Germanico, il centurione svolge un ruolo primario nella vita della corte. Egli è il custode di segreti ed intrighi, rappresenta la macchina esecutiva dei piani dell’Imperatrice, donna di estrema bellezza e fine stratega. Il militare dovrà affrontare anche gli avversari di Agrippina e garantirne la sicurezza nell’Ager Falernus, importante crocevia per raggiungere la vicina Capua e Roma, capitale dell’Impero. Nel corso del racconto, che offre dettagli sulle dinastie romane e sui giochi di potere, Marco Acuto sventerà anche un attacco preparato e realizzato nei confronti della stessa Agrippina, vera detentrice del potere imperiale. Durante una processione, infatti , un gruppo di manigoldi cercherà di uccidere Agrippina ma grazie a Marco Acuto ed ai suoi soldati si salverà e potrà tramare nuovi intrighi. Il suo scopo è portare al potere Nerone, figlio di un precedente matrimonio ma,per farlo, dovrà eliminare i suoi avversari. Prima complotta per l’uccisione di Messalina, poi della mamma, temendo la ricattabilità di Claudio. L’Autore offre uno spaccato della Roma imperiale, già avviata verso il suo declino a causa della degenerazione e della depravazione dilagante. La presenza di Marco Acuto è il pretesto per approfondire la complessità dei giochi di potere che, in nessun caso, saranno privi di colpi bassi e nefandezze. Uno spaccato reale con basi storiche e un’approfondita ricerca sul campo fanno di questo libro una testimonianza attendibile e interessante che ci farà scoprire dettagli sulla storia del territorio. L’opera è divisa in capitoli che hanno tematiche differenti oppure sono ambientati in momenti narrativi distinti. Il filo conduttore è la storia, arricchita di curiosità e leggende del territorio,quindi, il lettore non rischia di perdere il bandolo della matassa. Alcune sezioni vengono create appositamente per dilatare la narrazione, infatti, si soffermano sui particolari anziché sul contesto vero e proprio. Hanno grande importanza i personaggi, quindi l’introspezione psicologica è un aspetto primario e la struttura in capitoli ben si presta ad approfondire la natura psicologica di alcune figura( Messalina, Agrippina, Claudio e Marco Acuto). “La casa di Strada del Re” di Giuseppe Toscano è un libro che si legge tutto di un fiato ma è anche una occasione per riflettere sulle risorse del territorio e, in particolare, sull’Ager Falernus, zona della Campania Felix troppo spesso dimenticata ed annebbiata. Il lettore che si avvicina a questa opera potrà approfondire diversi aspetti: gli intrighi ed i tradimenti tipici dell’epoca romana, la forza delle donne di potere, la ricchezza dei mercanti e la loro influenza nella stessa scalata verso la supremazia. Accanto alla descrizione del paesaggio, delle pietanze e del “saporoso” vino, vi è la parte più suggestiva dell’intera opera: il potere non è mai un fenomeno unico, privo di conseguenze, porta con sé problemi e difficoltà che solo occhi attenti possono cogliere. Per questa ragione Toscano ci insegna che non è tutto oro ciò che luccica, dietro una facciata splendente possono celarsi invidie e delitti che, in nessun caso, rendono facile e tranquilla l’esistenza. Un altro aspetto di molto rilievo è, come detto precedentemente, la celebrazione della natura, così diversa da oggi: il Monte Massico e i territori circostanti erano una fonte ineguagliabile di risorse e ricchezze che con il passare del tempo si sono esaurite inesorabilmente. Questo racconto-romanzo non è una semplice storia basata sulle vicende del centurione”trecenario” Marco Acuto, infatti accanto alla storia di questo personaggio inventato, si sviluppano trame parallele ed orditi intrigati. L’unione di fantasia e storia risulta vincente perché il lettore non riesce a distinguere i personaggi inventati da quelli realmente esistiti, infatti, l’abilità dell’Autore è tale da rendere tutto verosimile. Anche le donne di questo libro, da Messalina ad Agrippina, contribuiscono a tenere alta l’attenzione: sono bellissime e senza scrupoli, quasi delle moderne eroine che, nel bene e nel male, ottengono il potere grazie alle armi della loro seduzione ed all’astuzia. Un libro di successo può avere varie caratteristiche: una trama coinvolgente, uno stile ricercato e personaggi “vivi”, quello di Toscano riassume tutti questi particolari e il lettore curioso potrà approfondire molti altri aspetti che solo una lettura approfondita del testo potrà restituire.
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