MONDRAGONE. La terribile tragedia che ha scosso l’intero territorio della costa compresa tra Mondragone e Terracina, tragedia passata anche alle cronache nazionali, in tv e radio, inizia ad avere contorni più definiti. Partiamo col dire che sui tre corpi ritrovati a distanza di due giorni, quello dell’imprenditore Pierluigi Iacobucci (prima) e quelli della cubana Digne Cappe e della sua figlioletta Sofia (dopo), è stata disposta l’autopsia. Le Procure di Santa Maria Capua Vetere e Latina stanno cercando di fare chiarezza sulle morti in questione. Le salme di madre Digne e figlia Sofia si trovano, adesso, presso la sala mortuaria di Terracina. Sembrerebbe appurato che le due donne viaggiavano in moto d’acqua insieme a Pierluigi Iacobucci, ma diversi particolari restano da chiarire. Appare strano come il corpo di Iacobucci sia stato trovato lungo le spiagge di Baia Domiziana, ancora legato alla moto d’acqua, mentre i corpi di mamma e figlia siano stati trovati nei pressi del territorio di Fondi, corpi ancora abbracciati. Nessuno aveva denunciato la loro scomparsa di Digne Cappe e della piccola Sofia e non si sapeva, fino a qualche ora fa, che si trovassero in compagnia dell’imprenditore. Tuttavia l’ipotesi che va confermandosi e delineandosi sembrerebbe appurare l’incidente in mare con i corpi, successivamente, rimasti in balia delle correnti marine. Ad ogni modo si attende il lavoro che stanno svolgendo le Procure. Potrebbero emergere ancora ulteriori particolari anche sulla base dei risultati degli esami autoptici.
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