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MONDRAGONE – Approdo pescatori: ecco la “rivoluzione” Pacifico

 
 
MONDRAGONE. Si tratta di una vera e propria svolta. L’amministrazione Pacifico ha ordinato la rimozione parziale dell’approdo dei pescatori recuperando la piena visuale del mare e restituendo decoro e sicurezza alla spiaggia litoranea.
L’amministrazione Pacifico ha disposto (con ordinanza dell’ufficio tecnico) la rimozione parziale dell’approdo dei pescatori. In pratica entro 15 gg (senza costo alcuno per l’ente comunale) verrà smantellata la copertura e i pali di quello che ormai si è ridotto ad un vero e proprio simbolo di opere incompiute (l’ennesima) ereditata dalla precedente amministrazione. La piena visuale del mare sarà così recuperata in foto. Rimarrà posizionata la sola piattaforma su cui poggiano i pali. Detta piattaforma rimarrà posizionata in Loco in attesa della definizione del contenzioso pendente innanzi al tar (e salvo reperimento di nuova fonte di finanziamento). Va ricordato, infatti, che l’amministrazione precedente si vide revocare il finanziamento (il famoso GAC – gruppo di azione costiera) perché Nessuna delle condizioni previste dalla convenzione (e dunque dalla fonte di finanziamento) era stata rispettata dal comune litoraneo. Poi il sequestro, poi la sanatoria e poi un giudizio davanti al Tar in cui il comune di MONDRAGONE prima chiese la sospensiva del provvedimento di revoca del finanziamento mentre in un secondo momento ebbe a chiedere la revoca dell’originaria richiesta di discutere la sospensiva del provvedimento impugnato. In attesa della decisione del Tribunale il Sindaco (per non pregiudicare gli esiti anche economici del contenzioso) si è determinato nel senso di disporre la rimozione parziale di tutto quanto è facilmente (e senza pregiudizio economico per l’ente) rimovibile.
L’impresa esecutrice dei lavori dovrà inoltre custodire quanto sarà smontato e provvedere in proprio a mettere in sicurezza la piattaforma residua ricollocando la sabbia al di sotto della stessa e ripristinando dunque lo stato dei luoghi esistente al momento della relativa collocazione sul posto. Il vento e gli agenti atmosferici faranno il resto.
Per una esatta comprensione della vicenda va evidenziato che allo stato l’approdo dei pescatori è da intendersi quale “cantiere nella disponibilità dell’impresa e con lavori sospesi”. Dunque lo stato dei luoghi non si trova nella diretta disponibilità dell’ente, ciò, almeno, fino alla definizione del contenzioso pendente innanzi al tar.