CELLOLE – (di Salvatore Mannillo) Agli occhi dei più attenti si era forse già profilata il venerdì sera del plebiscitario comizio di Piazza Nassirya una vittoria, certo sul filo del rasoio, della lista “Cellole Libera” e della prima sindaca donna della cittadina cellolese, Cristina Compasso. Ed è stata in effetti una notte al cardiopalma, quella appena trascorsa, per entrambe le compagini in campo. Appena 200 voti circa hanno separato la fazione vincitrice da quella che vedeva candidato sindaco l’uscente facente funzioni Francesco Lauretano. La lista “Cellole si rinnova” ha raccolto infatti 2367 voti, un numero cospicuo di preferenze che tuttavia non basta ad agguantare i competitor, che hanno raggiunto quota 2578.
La giunta più rosa nella storia del comune litoraneo vedrà una piena parità numerica di genere nella maggioranza consiliare, con quattro donne e quattro uomini, più la sindaca. Gli eletti in quota Compasso sono: Giovanni Iovino, 672 voti; Giovanni Di Meo, 422 voti (ex presidente del consiglio nella giunta Barretta); Francesco Barretta con 404 preferenze (figlio del defunto Sindaco); Antonietta Marchegiano, 402; Marianna Mauriello, 368; Loredana Manfredi, 361; Giuseppina Pecoraro, 328; Umberto Sarno, 231. Nelle fila dell’opposizione la sola donna eletta, Simona Di Paolo con 399 voti, sarà affiancata, oltre che dal candidato sindaco sconfitto Lauretano, da Franco Sorgente (427 voti) e Modestino Verrengia (405 voti). Fuori dall’assise, seppur candidati nella lista vincente, Canzani, Mastroluca, Palmieri e Perretta. Non rientrerà in Consiglio Comunale l’uscente consigliere d’opposizione Armando Calenzo, in questa tornata elettorale al fianco di Francesco Lauretano.
L’affluenza alle urne è stata del 74,31 %, in leggerissimo aumento rispetto alle scorse elezioni di due anni fa che videro la percentuale di votanti ferma al 74,18%. La campagna elettorale è stata dai toni molto accesi e senza esclusione di colpi da entrambe le parti. Inconsapevole protagonista delle vicende è stato spesse volte il compianto Sindaco Angelo Barretta, tanto da scatenare la reazione su facebook del figlio maggiore: “Lasciate riposare mio padre in pace”.
Dopo l’annuncio di una vittoria certa è arrivato il comunicato social di “Cellole Libera”: “Questo Comune sarà la casa di tutti. Dopo 43 anni una donna guiderà la macchina amministrativa. Ora più che mai abbiamo bisogno del vostro sostegno perché solo #insiemepossiamo!” Parole che sanno di un’agognata distensione dei toni dopo un’impervia battaglia dialettica. Regna il silenzio, invece, tra le schiere della lista avversaria, che veniva data favorita da gran parte dell’opinione pubblica e dei critici.
Saprà dunque Cristina Compasso tenere unita una cittadina lacerata dallo scontro elettorale? Saprà prima di ogni cosa aggregare attorno a sé, come fece magistralmente il suo predecessore, gli esponenti della maggioranza? E in ultimo, riuscirà a rappresentare per i cittadini di Cellole il richiesto e promesso cambiamento? Solo il tempo potrà darci delle risposte. Per ora, non possiamo far altro che augurare un buon lavoro alla Sindaca e a tutti gli eletti.
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