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LE FOTO FALCIANO – La Fontana delle Musica, luogo di miti dell’Ager Falernus: il ritrovamento di un posto incantato

 
 
FALCIANO “La Fontana della Musica”, dopo tanti anni, è stata ritrovata  grazie all’interessamento del Professore Giuseppe Toscano che, insieme a Francesco Semprebuono, Mariano Croce e Alessandro Palmese, ha riportato alla conoscenza di tutti la sua esistenza. Magnifico il percorso naturale circostante la Fontana della Musica percorso prima del ritrovamento, così come documentato dalle foto scattate dalla troupe. Grandi emozioni storiche, per chi, come il prof. Toscano e la sua troupe, conosce bene le origini di un territorio, da sempre, ricco di cultura. Un piccolo report sul ritrovamento, qui di seguito, sottolineando i tratti storici.
“Più un territorio, come l’Ager Falernus, viene studiato e meglio ci svela quelle che sono le sue bellezze che il tempo e la non curanza ha quasi cancellato dalla memoria di tutti. Le persone di una età non più giovane di Falciano del Massico hanno appreso dai racconti dei loro padri e dei loro nonni  l’esistenza della “Fontana della Musica” in un luogo denominato “Puzzole” perché essi andavano con i loro recipienti a riempirli di acqua per dissetarsi durante le calde ed afose giornate quando lavoravano la terra nella zona che è a sud dei “Campierti”. Si narra che nel secondo dopoguerra sino agli anni settanta alcuni erano soliti raggiungere il luogo della Fontana per trascorrere la giornata della Pasquetta perché l’acqua era buona ed anche la frescura era invitante. Questa fonte di acqua  c’è sempre stata ed ancora oggi resiste allo sconvolgimento che è stato portato in tutta quella parte della campagna dell’Ager Falernus, che nel corso degli anni ha subito un profondo mutamento della sua destinazione originaria da quella di cultura estensiva di vigneti ed uliveti in cultura intensiva di alberi da frutta. La conformazione del territorio non è più quello di una volta ma vi sono rimasti dei segni che ricordano il passato come la presenza della Fontana della Musica che, secondo un ragionamento semplice ma ancora privo di concretezze e certezze storiche, rappresentava per gli antichi nostri progenitori che abitavano l’Ager Falernus una delle  fonti naturali di approvvigionamento dell’acqua. Non è credibile la storia che si racconta sulla morte violenta dei musicanti che trasgredendo gli ordini del loro capo si riunivano, per trascorrere qualche giornata in allegria, in quel luogo invitante ed appartato, con delle belle ragazze del luogo e sorpresi furono tutti uccisi e chi passava o ancora passa per quel luogo sente i loro lamenti ed il suono dei loro strumenti. Un’ipotesi credibile è che il luogo dove sgorga l’acqua della Fontana della Musica, al tempo dei Romani, era un luogo, per la purezza e la salubrità dell’acqua, dedicato alle divinità delle fonti e popolato di ninfe che mescolavano al gorgoglio dello scorrere dell’acqua i loro canti. Non lontano vi era l’abitato di Forum Popilii ed a nord vi erano le ville fortificate di Monte Massico e le fattorie agricole dei ricchi Romani. Non era sparita, l’acqua scorga ancora dal terreno. Esplorando il sito e considerando lo stato in cui è ridotto, quel che ancora resta con i suoi anfratti e la sua frescura, fa immaginare un luogo, nella lontana storia dell’Ager Falernus, ricercato ed amato dagli abitanti dell’Ager ed a chi ha, ancora oggi, un pizzico di fantasia  un luogo della Campania Felix di miti e di tante leggende”. QUI DI SEGUITO ALCUNE FOTO DEL RITROVAMENTO.