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La bellissima storia di Giovanni Morrone, per gli amici Pato: giocherà nella Nazionale di Pallavolo Sordi

 
 
 
 

Nella Foto qui sopra: Giovanni Morrone (PATO) in uno dei tornei estivi con gli amici di Falciano del Massico CULTURA. Ogni giovane amante dello sport, che abita a Falciano del Massico, conosce Giovanni Morrone, per gli amici Pato. E’ qui che Pato viene in vacanza, non soltanto per il legame con i parenti che abitano in questo territorio, ma anche per la forte amicizia che lo lega a tantissime persone del posto. Lo si vede, d’estate, partecipare a diversi tornei di pallavolo o beach volley, sempre nelle vesti del fuoriclasse che ognuno vorrebbe in squadra. Ebbene, la sua forte passione per la pallavolo, la sua eleganza, il suo immenso impegno per questo sport, alla fine lo hanno premiato: Giovanni Morrone, attualmente centrale della Spezzanese, è stato convocato nella Nazionale di Pallavolo Sordi. Un traguardo importante, che ogni atleta vorrebbe raggiungere. E, in effetti, anche da parte della sua squadra, la Spezzanese,  stata espressa grande soddisfazione per la convocazione di Giovanni, chiamato per il primo collegiale della Nazionale Italiana di Pallavolo Sordi che si svolgerà dal 28 al 30 dicembre a L’Aquila. Dalla nascita Giovanni ha una ipoacusia bilaterale di tipo neurosensoriale e, perciò, porta gli apparecchi acustici. L’amore per la pallavolo inizia già all’età di 10 anni, quando inizia a giocare nella S. di P. Serramazzoni, dove rimane per 14 anni. A partire dallo scorso anno, invece, ha iniziato a giocare con la Spezzanese, raggiungendo anche qui traguardi importanti come la finale di Coppa Emilia e le semifinali Playoff di Serie C. Giovanni ha già esordito con la maglia dell’Italia in occasione di un’amichevole contro la Francia giocata a Cannes lo scorso giugno. La Nazionale di Pallavolo Sordi fa parte della FSSI (Federazione Sport Sordi Italia). La FSSI è affiliata al Comitato Italiano Paralimpico ma la Nazionale di Pallavolo non è ancora stata riconosciuta dalla FIPAV. Pato, scopre quasi per caso l’esistenza della Nazionale Pallavolo Sordi, cioè attraverso la straordinaria impresa della Nazionale di Pallavolo Sorde femminile che conquista la medaglia d’argento alle Deaflympics di Samsun (Turchia). Da quel momento si mette alla ricerca dei contatti necessari per conoscere a fondo questa realtà, intercettando Marco Sabbatini, il direttore tecnico della nazionale maschile di pallavolo. Queste le dichiarazioni che Giovanni ha rilasciato ad un giornalista per un articolo su Il Resto del Carlino: “È stata una scoperta bella e inaspettata. – dice Giovanni – Il direttore tecnico mi ha detto che si fa fatica a trovare nuovi giocatori ed è stato molto contento di ricevere la mia chiamata. L’esordio in Francia è stato veramente emozionante, specialmente l’inno non “cantato” con la Lingua dei Segni. La possibilità di partecipare ad competizioni internazionali con la maglia dell’Italia e di competere con nazionali di altissimo livello è per me motivo di grande orgoglio. Il mio sogno è di partecipare alle Deaflympics e magari portare a casa una medaglia”. Giovanni si è laureato con il massimo dei voti in Ingegneria Informatica e attualmente sta facendo un dottorato di ricerca in ICT, in cui si sta occupando di intelligenza artificiale applicata al riconoscimento delle voci in ambienti estremamente complessi: “La tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Anche la vita e il modo di comunicare di noi sordi sono cambiati radicalmente grazie agli smartphone e protesi acustiche sempre più intelligenti. Ma c’è ancora tanto che si può e si deve fare. La ricerca si sta orientando su problemi sempre più difficili per cercare di migliorare sempre più il nostro stile di vita: io spero di riuscire a dare il mio piccolo contributo.” Insomma, la bellissima storia di Giovanni rappresenta un vero e proprio motivo di orgoglio per tutti i suoi amici falcianesi, del resto non capita tutti i giorni di giocare con la maglia della nazionale. Una cosa è certa: Pato potrà godere di un grosso numero di tifosi  che si estende da Nord a Sud.

Giovanni Morrone, centrale della Spezzanese