Basilica dell’Incaldana, ultimato anche il restauro esterno voluto da Don Franco.
MONDRAGONE. È stata completata anche la facciata esterna della Basilica Minore dell’Incaldana, importante luogo di pellegrinaggio religioso mondragonese, grazie agli interventi voluti dal vicario generale Don Franco Alfieri e sponsorizzati da diversi imprenditori locali.
Gli interventi di conservazione della facciata della Basilica Minore di Maria SS. Incaldana sono stati articolati in due azioni: Consolidamento ed eventuale sostituzione di intonaci ammalorati dei paramenti esterni; Tinteggiatura dei paramenti esterni con cromatismi identici ai preesistenti.
I suddetti interventi non hanno comportato alcun impatto sulle strutture del palinsesto architettonico, mirando a conservarne la materia e a tramandarne i valori culturali.
I lavori, progettati dagli architetti Francesco Miraglia e Corrado Valente e diretti dal primo, sono stati eseguiti dall’impresa Edil Costruzioni di Francesco Patalano sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento, secondo un percorso metodologico di chiaro rigore, ricorrendo a strumenti e tecniche propri della disciplina del restauro.
La facciata del monumento era interessata da fenomeni di degrado determinati da umidità di risalita capillare e da infiltrazione. Per l’eliminazione dei predetti fenomeni si sono attuati una serie di interventi, delineati in ossequio al moderno esercizio della tutela e alle norme contenute nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Le azioni di tutela sono state precedute dall’analisi dell’integrità degli intonaci preesistenti, verificandone lo stato di conservazione. Acquisiti i dati, che hanno consegnato un buono stato di conservazione degli intonaci delle porzioni superiori e mediocre di quelli posti in corrispondenza delle porzioni inferiori della facciata, a contatto con il piano di calpestio, si è proceduto al consolidamento di quelli recuperabili e all’eliminazione di quelli compromessi. I cromatismi prescelti per la tinteggiatura – identici ai preesistenti – hanno concorso, grazie alla caratterizzazione chiara e tenue, a consolidare un armonico rapporto con gli spazi esterni della Basilica.
Attraverso le indagini condotte sulla facciata si è potuto dimostrare come, all’edificio di culto quattro-cinquecentesco (caratterizzato anche da interventi di ampliamento effettuati nel corso del XVIII secolo), sia stata affiancata la facciata stessa, dal cimento costruttivo ottocentesco, con una configurazione neoclassica, che ha sostanzialmente inglobato quella precedente, certamente più contenuta, realizzata tra il XV e il XVI secolo. Ne deriva che, anche in linea con le fonti documentarie, è possibile affermare come la facciata rappresenti, in sostanza, l’ultimo elemento strutturale, in progresso di tempo, della Basilica Minore di Maria SS. Incaldana in Mondragone. In ciò dimostrando la sua complessa ed interessante stratificazione storico-costruttiva.
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