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IO AMO MONDRAGONE: COMUNICATO ALLA CITTÀ DA PARTE DEL MOVIMENTO CIVICO

 
MONDRAGONE. COMUNICATO ALLA CITTÀ MOVIMENTO CIVICO “IO AMO MONDRAGONE”.
Dopo dodici giorni di astensione dal lavoro, ventisette dipendenti della Is.V.Ec. Srl hanno ripreso a lavorare.
Gli operai rivendica(va)no l’erogazione dello stipendio nonché la piena attuazione delle norme regolatrici la sicurezza sui luoghi di lavoro, diritti assolutamente intangibili ed imprescindibili.
Correttamente e giustamente alcune sigle sindacali per le motivazioni di cui sopra, avevano proclamato lo stato di agitazione rispetto al quale la Prefettura convocava le parti per il 25 settembre scorso.
Inspiegabilmente, però, il 16 settembre i lavoratori della Is.V.Ec srl (va ricordato essere una ditta colpita da ordinanza sindacale) fuori da ogni regola e norma, decidevano di adottare una forma di protesta estrema e, sopratutto, illegale, rifiutandosi di prestare la propria opera ad oltranza.
Questo stato di illegittima e abnorme astensione dal lavoro proseguiva nonostante tra il 17 e 18 settembre venissero pagare tutte le loro retribuzioni da parte dell’Is.V.Ec.srl.
L’Amministrazione comunale, pur condividendo nel merito le rivendicazioni dei lavoratori ed adoperatasi per quanto di sua competenza chiedendo al datore di lavoro il pieno rispetto del CSA e delle normative di settore, ha proceduto a denunciare l’improvvisa, ingiustificata e illegittima interruzione di un pubblico servizio essenziale alle Autorità competenti.
La mancata prestazione di lavoro da parte di 27 operai, oltre ad aver causato un grave danno di immagine alla Città che lentamente tentava il ritorno alla normalità’, ha esposto gli stessi operatori a serie ripercussioni disciplinari.
L’aspetto più avvilente in questo scenario già particolare, è stato assistere a speculazioni di bassa lega, esclusivamente per meri fini di strumentalizzazione politica, da parte deI consiglieri di minoranza che, pur dovendo conoscere bene la legge, hanno spinto e sostenuto i dipendenti nell’astensione dal lavoro. Questi signori si sono spesi profusamente per convincere i lavoratori a continuare nella protesta addirittura cercando di convincere a cambiare idea coloro che non avevano aderito alla forca di protesta illegittima di astensione dal lavoro.
Il tutto a discapito della città e degli stessi lavoratori.