MONDRAGONE. Dopo tanto impegno la questione del recupero e riqualificazione ambientale dell’ex mercato ortofrutticolo e della Torre Idac, appare questione condivisa ed approfondita da più parti.
Partendo dai programmi e dalla volontà del sindaco Virgilio Pacifico, che ha sempre manifestato interesse per l’Area insieme al consigliere regionale Giovanni Zannini, nel 2018 il gruppo di progettazione del concorso di idee bandito dal Comune di Mondragone, coordinato dal prof.arch. Achille Renzullo e supportato dall’impegno di Basilio Tucci in seno all’Acli Terra, già precisava un intervento progettuale di ampio respiro.
Un Centro agro-alimentare legato alle produzioni locali, attraverso la ricostruzione della filiera produttiva, dove i visitatori apprezzano le peculiarità di ogni singola tipologia di prodotto e, dopo averne giudicato specificità e caratteristiche, degustano ed infine acquistano.
Si punta a dare voce alle istanze di piccoli produttori, patrimonio della tradizione agricola del territorio, che attualmente in forme autonome e con grandi difficoltà utilizzano la struttura fatiscente.
Il Centro ricavato nei locali ristrutturati e ripensato con strade interne, costeggiate da stands di produzione biologica e vendita, intesa come “ mercato del contadino”, saranno dotati di impianti efficienti, giusta illuminazione dall’alto, spazi per il pubblico, e produzione di energia,con allestimenti del tipo green infrastructure.
Le aree coperte, oltre alle attività commerciale , saranno destinate anche alla ristorazione con punti di degustazione delle varie produzioni.
E’ prevista per le aree esterne, l’utilizzo di stand mobili e attrezzature per manifestazioni e rappresentazioni.
La Torre Idac Food viene, nel progetto di concorso, articolata nei suoi sei livelli per accogliere funzioni attrattive, sia turistiche che culturali, recuperando un elevato valore simbolico per il contesto urbano e territoriale.In particolare:
Alcune idee del concorso, le più significative, hanno trovato condivisione anche nel preliminare del PUC ( luglio 2019), in corso di redazione (a firma del prof.arch. Massimo Pica Ciamarra), che considera l’Area come “la porta sud” che segna l’ingresso nel territorio di Mondragone ed è il punto d’innesto della strada “parco” alternativa alla Domitiana. Il valore del segno è nella valenza ambientale del luogo.
La novità più importante per lo sviluppo dell’Area è la considerazione che il preliminare del Masterplan litorale domitio/flegreo include molte delle tematiche proposte sia nel concorso che nel Puc, tematiche precisate nei laboratori , organizzati dalla Regione Campania sul tema della pianificazione partecipata ( vari incontri in Castelvolturno-Villaggio del Sole) e sul tema della valorizzazione agricola (Palazzo Ducale di Parete).
La spina dorsale del progetto territoriale del masterplan risulta coerente con le proposte sull’Area in quanto obiettivi primari sono quelli:
La nostra area inoltre è stata individuata tra le “suggestioni progettuali” presenti nella pubblicazione del preliminare dove, espressamente, è indicata la Torre Idac come elemento caratterizzante il territorio.
Pertanto ,con cauto ottimismo, possiamo già intravedere la valorizzazione della nostra area, che potrà diventare un parco tematico a forte vocazione scientifica, dotato di servizi di supporto, con aree dedicate alla promozione della cultura, storia e tessuto imprenditoriale del territorio.
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