FRANCOLISE. Di seguito il messaggio pubblicato, poco fa, dall’Assessora (Politiche Sociali; Cultura, Turismo e Spettacolo; Patrimonio) Rosaria Lanna. Un messaggio con due finalità, tutte e due importanti: da un lato ricordare l’importante data del 19 marzo; l’altra fare chiarezza sull’Emergenza Coronavirus, un problema che, il Comune di Francolise, sta affrontando con coraggio e determinatezza, col fine ultimo di sconfiggere questo tremendo virus. Qui di seguito il messaggio integrale: “Un 19 marzo, festa del papà e ricorrenza di San Giuseppe, come quello di quest’anno bisestile, che difficilmente dimenticheremo. Ma prima di raccontarvi il brutto, oggi voglio aggiornarvi sulle cose belle e sui miracoli che, talvolta, accadono.
Su 5 tamponi analizzati, 4 sono risultati negativi e solo 1 è positivo. La positività è di Teresa, la moglie del sindaco, ma le negatività faranno tirare un sospiro di sollievo a tutti. Alcuni tra loro avevano febbre, sono stati tutti alla festa della promessa e avevano fatto presagire il peggio. Invece sono negativi entrambi i figli, la fidanzata e l’additato fotografo, reo di aver scattato foto a degli amici.
Visto che, come dice la mia collega, mi piace la matematica, nel nostro Comune siamo a 4 casi positivi. E basta.
È stata una mattinata difficile, quella in cui l’ansia la fa da padrona, perché è dettata dalla paura che tutto possa sfuggire dalle mani ed espandersi a dismisura. A tal fine ho, abbiamo, letteralmente messo in croce anche il Padreterno, come si suol dire, e abbiamo scritto a chiunque pur di essere coinvolti nella campagna di screening di massa con il sistema “anti body determination kit” per essere quanto più precisi nel circoscrivere l’eventuale propagarsi del virus e tranquillizzare la cittadinanza. E invece, a distanza di poche ore, le notizie sono diventate incoraggianti e il sorriso è tornato nei nostri sguardi, perché la verità, diciamocelo, è che questo virus spaventa, crea barriere, ghettizza, paralizza il cuore e la paura di essere contagiati sopravanza su tutto, anche sul buonsenso, rendendoci fragili, prossimi all’errore, alla chiacchiera inutile.
E a prescindere dal sollievo per i nostri amici, per i nostri concittadini, quello che ancor di più ci anima e ci rianima è la speranza che il contagio possa essere circoscritto e, questo, è soprattutto merito dei vostri comportamenti virtuosi. Non è ovviamente il momento di rilassarci. Anzi è il giorno in cui con maggiore determinazione bisogna lottare per la vita e per la qualità della stessa vita. Ma soprattutto è il momento in cui, assunta consapevolezza di aver superato un piccolo ostacolo, con maggiore determinazione ed unione dobbiamo essere pronti, tutti, ad ingaggiare una lotta contro un nemico invisibile che, assolutamente, dobbiamo vincere.
Restare a casa è la scelta giusta. Stare in casa belle e comode, accolti dall’affetto delle nostre famiglie, sicuri tra le braccia di chi amiamo: questo è quello a cui nessuno di noi deve rinunciare. Lottiamo insieme. Lontani, ma uniti. Grazie Francolise. Grazie ad ognuno di noi”.
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