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MONDRAGONE – Positivi al COVID-19 nella comunità bulgara: commenti razzisti in rete

 
MONDRAGONE. I casi di positività al COVID-19 che si sono registrati nelle ultime ore nella città di Mondragone, in particolare fra la comunità bulgara presente ai Palazzi Cirio, hanno fatto scaturire una serie di commenti razzisti pubblicati in rete su varie piattaforme social. Sono molti i post ed i commenti nei quali viene denigrata la suddetta comunità, anche con parole offensive come, ad esempio: “bulgarvirus” o “bulgarCirio’s” (con tanto di genitivo sassone). Il fatto è preoccupante.
Partendo dal presupposto che è reale la necessità di intervento da parte delle istituzioni e degli enti preposti nella zona dei Palazzi Cirio, restano comunque offensive determinate parole ed atteggiamenti. Ma, soprattutto, si potrebbe innescare un meccanismo che nel giro di poco potrebbe diventare incontrollabile. In alcuni casi, sulla piattaforma Facebook, si sono accesi veri e propri dibattiti fra persone che hanno “preso la scia” del commento razzista ed altre che, invece (a nostro avviso), riescono a mantenere una visione oggettiva dei fatti. Fra tutti, ci ha colpito in modo particolare un post pubblicato su un gruppo Facebook di Mondragone. Uno scritto in cui è racchiusa, in parte, anche la nostra idea sui fatti (ve lo proponiamo a fine articolo).
Intanto, ieri, il sindaco Virgilio Pacifico, in merito ai nuovi casi di positività in città, ha dichiarato: “Nel pomeriggio odierno, su mia segnalazione e in mia presenza, il personale della competente Asl territoriale, assistito dai Carabinieri, dai Vigili Urbani e dai volontari della Protezione Civile, ha effettuato ben 70 tamponi oro-faringei su cittadini di nazionalità bulgara, da anni residenti nella nostra città. Tale misura si è resa necessaria dopo che ieri una donna di tale comunità è risultata positiva al Covid-19 al relativo test praticato nell’ospedale di Sessa Aurunca, dove la stessa si era recata per partorire. Sia lei, sia il neonato, risultano completamente asintomatici ed in buone condi-zioni di salute. La donna è stata trasferita in una struttura specializzata anti-Covid. Un altro paziente, anch’egli di nazionalità bulgara, è ricoverato per gli ulteriori approfondimenti del caso. Quale prima autorità sanitaria locale, ho immediatamente attivato le procedure previste dal Protocollo-Covid per l’individuazione dei contatti e, per gli stessi, la predisposizione della quarantena.Da sindaco e da medico rassicuro i cittadini circa l’assenza di rischio di conta-gio, fermo restando che ciascuno deve continuare ad attenersi scrupolosamente alle norme d’igiene e profilassi prescritte, poiché rappresentano, ancora, la più
efficace attività di contrasto alla eventuale diffusione del virus”.

Probabilmente, se l’ondata di commenti denigratori in rete non si placherà, sarà opportuno, a nostro avviso, anche un intervento da parte delle Istituzioni che, attraverso il voto elettorale, rappresentano comunque l’ideale politico della maggioranza della popolazione mondragonese, che sappiamo bene non essere razzista. Questo elemento, va assolutamente tutelato e difeso anche con eventuali interventi istituzionali di distacco e dissociazione dai fatti. Qui di seguito il post di cui sopra. Ovviamente, abbiamo deciso di togliere il nome e l’immagine di profilo.