CANCELLO ED ARNONE. “E dopo il plastic free,con tanto di numeri e percentuali gridate ai 4 venti, Cancello ed Arnone può’ vantarsi di un ulteriore valore al merito quello di “Comune Multa free”. Eh già perché quello che sta accadendo in questi giorni nella nostra piccola comunità non ha precedenti nella storia, non solo del nostro piccolo comune ma in quella di tutti i comuni d’Italia: sanzioni per violazioni al codice della strada elevate nei mesi di marzo, aprile e maggio dell’anno 2019 e notificate ai trasgressori in questi giorni ( settembre 2020)dopo oltre 400 giorni dall’eventuale commissione. All’uopo giova ricordare agli autori di questo sfacelo, accecati dalla sola avida necessità di battere cassa che:
Il primo comma dell’art. 201 C.d.S. stabilisce che in caso di contestazione non immediata della violazione, il verbale debba essere notificato all’effettivo trasgressore entro novanta giorni (90)dall’accertamento, ovvero, in assenza di identificazione del trasgressore, ad uno dei soggetti indicati nell’art. 196 C.d.S. (proprietario, usufruttuario, acquirente con patto di riservato dominio o l’utilizzatore a titolo di locazione finanziaria del veicolo), quale risulta dai pubblici registri alla data dell’accertamento.
Probabilmente l’agente accertatore avrà seguito il vetusto indirizzo giurisprudenziale, meno garantista e fedele alla ratio della normativa, per il quale i 90 giorni decorrerebbero dal giorno dell’accertamento da parte dell’organo a ciò deputato, perciò dalla materiale osservazione del materiale estrapolato dai meccanismi elettronici di rilevazione della velocità: ovvero il dies a quo comincerebbe a decorrere dal momento della concreta redazione del rapporto di infrazione al C.d.S. firmato dal verbalizzante. Invece non è così, va privilegiato il dato normativo nella sua concezione più fedele alla tutela dei diritti del cittadino, pertanto applicando l’interpretazione più favorevole al presunto reo.
I 90 giorni per la notifica di un verbale di contravvenzione alla normativa stradale decorrono dal giorno della possibile infrazione, cioè dalla verificazione del fatto storico contestato, a nulla rilevando quando abbiano materialmente percepito la violazione gli agenti di polizia a ciò deputati, magari dopo settimane dall’evento per mezzo dell’esame non contestuale ed in tempo reale del materiale multimediale registrato dagli autovelox”. Il Consigliere di minoranza Maurizio Emerito.
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