SAN DONATO DI CARINOLA. Ennesimo episodio di truffa ad anziani perpetrata nel territorio di San Donato di Carinola. Questa volta a pagarne le conseguenze una coppia ottantenne. Il fatto ha retroscena squallidi. Prima di tutto il meccanismo della telefonata “a nome” del nipote. La solita dinamica che, in questo frangente, stava causando intoppi ai balordi. Pare che all’inizio della telefonata i malviventi abbiano detto “nonna”, ma in realtà i due anziani sono gli zii del nipote per il quale si stavano spacciando. A quel punto, subito hanno corretto il tiro in “zia”. Da li in poi tutta la dicitura: sta arrivando un pacco a nome mio; si tratta di una consegna con pagamento; “zia” se non paghi posso avere gravi risvolti penali, fingendo una voce triste e piangente del nipote. Dopo qualche minuto arriva uno sconosciuto in casa: “maschio, adulto e con mano vistosamente tremante” ci ha riferito n familiare. Dopo il primo tentativo di prendere danaro dalla “zia” si sono accorti che si poteva attingere molto di più rispetto alla prima somma richiesta. E qui, il retroscena più squallido. Inventando scuse sempre più assurde, i balordi sono riusciti a “rilanciare” sul prezzo del ritiro del pacco, raggiungendo una cifra assurda che l’anziana malcapitata ha sborsato in due, tre volte, dal momento che i malviventi hanno messo su un vero e proprio andirivieni, tutto nel giro di mezz’ora, o poco più. Soltanto quando il peggio era ormai già accaduto, sul posto sono giunti i familiari. L’anziana, vedendo il nipote sopraggiungere, non certo con la voce triste e piangente come i balordi avevano fatto credere al telefono, ha avuto uno svenimento. All’interno del famoso pacco, avvolte in un foglio bianco, tre confezioni di diavolina. Episodi di estrema gravità. Oggi, molto probabilmente, sarà sporta denuncia. Tuttavia, l’appello resta sempre lo stesso: cerchiamo di restare in contatto costante con i nonni e gli zii, anche telefonicamente. Cerchiamo di mantenere un rapporto con i parenti che potrebbero essere preda di questi malintenzionati. In questo modo si facilita, per i più anziani, il riconoscimento telefonico dei parenti. Ovviamente, occhi aperti e avvisiamo tutti i parenti di non credere alle favole che gli vengono raccontate al telefono.
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