4 Novembre 2015 – Falciano del Massico. Si potrebbe definire una vera e propria “Via Crucis” quel percorso che comprende il primo tratto della strada Panoramica, costellato di cumuli di rifiuti. Uno scenario indegno sul quale abbiamo deciso di concentrare il nostro reportage. Percorrendo i primi 150 metri (circa) della strada che porta fin sopra Monte Massico, siamo stati costretti, stamattina, a fermarci ogni 5 metri (circa) per fotografare spazzatura di ogni genere. Allontanando qualsiasi allusione blasfema, per un attimo, ci è sembrato di essere nel bel mezzo del rito della Chiesa Cattolica attraverso il quale si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota. Peccato, però, che le nostre pause erano dettate dalla presenza di ammassi di rifiuti e non da immagini rappresentanti il dolore di Cristo. Ma andiamo ai fatti. Nei fossi adiacenti la strada, a destra e a sinistra, si scorge materiale di ogni genere: plastica, gomma, scatole, vetro e addirittura rifiuti medicinali. Uno scenario incredibile enfatizzato, ancor di più, dalle decine di contadini che, mentre noi fotografavamo i rifiuti, erano intenti a raccogliere olive nei terreni adiacenti la strada, a pochi metri dallo scempio ambientale. Una situazione difficile che si protrae da tempo. Sono numerose le segnalazioni che, periodicamente, giungono da parte dei cittadini ma nulla è mai stato fatto. Oltre all’aspetto nocivo rappresentato da questo ammasso di rifiuti, ce n’è almeno un altro da tenere in considerazione. In vista dell’arrivo dell’inverno, quei fossi pieni di “monnezza” dovrebbero servire allo scolo dell’acqua piovana mentre, attualmente, si ritrovano pieni zeppi di spazzatura. E’ evidente che, in questo momento storico, le energie utili agli interventi sul nostro Monte Massico sono rivolte solo ed esclusivamente ai lavori per il serbatoio a monte, un’opera che si trova ad 1/8 del suo compimento totale ma che ha già chiamato il Comune a sborsare centinaia di migliaia di euro, ma questo è un argomento che tratteremo più in là. Vi lasciamo con una foto-gallery “straordinaria”. Buona visione.
Giuseppe Nicodemo
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