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MONDRAGONE – Stato di agitazione operatori ecologici per raccolta agli utenti affetti da Covid: “Chiediamo maggiore tutela”

 

MONDRAGONE. (Susy Pagliaro)  “Lavoriamo in condizioni di assoluta insicurezza, e molti di noi hanno paura”. Parole pesanti come macigni e preoccupanti quelle pronunciate da uno dei dipendenti della Ditta DHI S. P. A che assicura i servizi di igiene urbana della città. Oltre ai medici, infermieri e operatori sanitari, anche gli operatori ecologici si trovano a fronteggiare questa emergenza.
Purtroppo questi ragazzi garantiscono anche il ritiro dell’ immondizia presso le abitazioni di chi, ha contratto il covid-19, senza le dovute precauzioni.
Da fonti certe il segretario regionale della F. A. I. C. A uniti C. U. B, Docimo Raffaele si è subito attivato inviando, agli organi competenti, una richiesta di attivazione del protocollo preventivo di difesa di contagio al covid-19 visto che i numeri dei contagiati a Mondragone è aumentato a oltre 150 casi accertati.
Queste persone, al termine del servizio, quando rincasano, la loro più grande paura è di infettare prima di tutto le proprie famiglie. E il paradosso è quello che si potrebbero ritrovare a vestire, senza volerlo, i panni degli untori e a portare in giro il contagio a loro insaputa. Pertanto, visto la gravità della situazione, chiediamo agli organi competenti di tutelare tempestivamente questa categoria di lavoratori, il più delle volte considerata non gratificante quando in realtà sarebbero da apprezzare ed elogiare visto che sono chiamati a lavorare sempre, in qualunque condizione ambientale e atmosferica, con la pioggia, il caldo, il gelo, quindi, che almeno fosse salvaguardata per quanto possibile la loro salute.