6 Novembre 2015 – Mondragone. L’ex Assessore alla Pubblica Istruzione, Antonio Taglialatela, intervenendo sul servizio di refezione scolastica cittadino, e sulle promesse dell’Assessore Lucia Smirne in merito all’approvazione di un preciso Regolamento Comunale. L’Amministrazione Comunale, lo scorso anno, aveva accettato la nostra proposta di regolamento comunale del servizio mensa con l’individuazione di precise fasce di contribuzione, riduzione ed esenzione totale e poi…? Dopo le nostre due diffide, l’Assessore Smirne e il Vicesindaco, come solito di questa Amministrazione, promuovono patetici quanto inutili sopralluoghi ufficiali senza coinvolgere la Commissione Mensa deputata e gli Uffici competenti dell’Asl – denuncia l’ex Assessore alla Pubblica Istruzione Antonio Taglialatela – Anche quest’anno siamo dinanzi all’assenza di regole certe, genitori e maestre lasciati allo sbaraglio: l’Assessore Lucia Smirne sulla situazione della refezione scolastica si sta muovendo in modo demagogico, facendo solo false promesse in merito all’approvazione di un preciso Regolamento Comunale. Proposta, questa, che è rimasta lettera morta come anche quelle relative all’introduzione delle fasce di contribuzione, riduzione ed esenzione per le famiglie disagiate prevedendo in automatico l’innalzamento della qualità del servizio programmato. Eppure non sembra che si chieda la luna: i bambini e di conseguenza le famiglie devono aver garantita l’uguaglianza e la pari dignità sociale soprattutto nell’ambito di un’Istituzione importante come la Scuola. Così come sancito dalla Costituzione Europea, i servizi come la mensa non devono costituire un discrimine sociale e bisogna radicare la consapevolezza che i contributi per servizi del genere devono avere una progressiva proporzionalità in ragione del reddito di una famiglia. Senza delle regole fisse non avremo mai un servizio erogato degnamente e sulla pelle dei bambini e delle fasce sociali deboli non si può speculare con la “bassa cucina politica”. Ci risulta strano che gli Amministratori per la “Legalità” nei fatti non siano grado di stilare un semplice regolamento che normi un servizio comunale. Inoltre, quest’anno il costo è aumentato e molti sono i disservizi legati al menù, mai condiviso con le componenti genitori e docenti. Del resto, all’indomani della nostra denuncia pubblica sul blocco del servizio mensa scolastico, restano bambini che continuano a essere esclusi dal servizio. Siamo al patetico e al paradossale, questa maggioranza non ha prodotto alcun atto formale, disattendendo anche la promessa di elargire contributi straordinari, in barba alle norme che regolano i provvedimenti del diritto allo studio.
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