CASERTA – Anche Caserta Decide, con le parole del suo candidato Sindaco Raffaele Giovine, si esprime sulla movida, con una posizione più complessa rispetto a quelle espresse nel panorama politico cittadino. Potremmo anche noi chiedere il Comitato di Ordine Pubblico, una cabina di regia capitanata dalla Prefettura, l’intervento del Ministero dell’Interno; ma vi confessiamo che ci sembrerebbe un po’ poco. Ci sembra un po’ poco che il dibattito di una città capoluogo si fermi a chiedere controlli e repressione sul tema della movida. Crediamo non basti, che non sia sufficiente, anche perché è ciò che hanno fatto i Sindaci degli ultimi dieci anni, non sortendo alcun effetto.
“La città è sicuramente abbandonata e non si percepisce la presenza dello Stato”, sostiene Raffaele Giovine. “Nel weekend, la nostra gente vuole sentirsi un po’ più sicura di camminare, di godersi la vita e di festeggiare la fine della settimana. Il nostro centro storico è molto piccolo e basterebbero pochi agenti che passeggiano per presidiarlo. Ma purtroppo ciò non basterebbe, perchè il problema è più complesso. I giovani che assumono comportamenti violenti durante il weekend lo fanno quotidianamente, poichè quello è il loro stile di vita, poichè sono abbandonati, poichè non hanno alternative. Ciò di cui abbiamo bisogno è di costruire un nuovo patto educativo per Caserta, coinvolgendo i comuni limitrofi, le scuole, gli ambiti territoriali, gli uffici delle politiche sociali, le rappresentanze dei genitori, le fondazioni bancarie che finanziano azioni di contrasto alla povertà educativa. Serve, cioè, costruire un piano complesso che permetta di prendersi cura di questi ragazzi, nelle scuole e nei loro quartieri, attraverso centri di Educativa Territoriale che intercettino questi giovani tramite lo sport e le loro passioni. Altrimenti i controlli e la repressione sposterebbero solo la polvere sotto il tappeto. Ciò che dobbiamo fare, invece, è prenderci cura di una città intera, facendola diventare una grande scuola, un modello nazionale della cura dei ragazzi.”
Un altro punto cruciale, per affrontare il tema della movida e del divertimento notturno, è la questione delle strade monofunzione. “Caserta, come tutte le città, sconta il dramma delle strade monofunzionali” prosegue Giovine. “La strada dei bar, dei ristoranti, della movida, le strade con un solo uso non funzionano da nessuna parte. Noi invece dobbiamo incentivare altri usi, facendo diventare le nostre strade, quelle della movida, dell’artigianato, dei prodotti locali, degli studi professionali, delle associazioni. Dobbiamo costruire un HUB di impresa, che coinvolga Invitalia, fondazioni bancarie, proprietari dei locali commerciali, valorizzando completamente il centro storico. Abbiamo bisogno di pianificazione, di dialogo, di confronto. Ed è per questo che da Sindaco convocherò gli Stati Generali del Riscatto, attraverso cui discutere di giovani, povertà educativa, di rilancio economico, di nuove imprese, di rilancio del centro storico, ascoltando tutti gli attori della città. Con questo strumento, potremmo costruire risposte che permettano a tutti di co-abitare in felicità Caserta ristabilendo il principio della mediazione sociale tra le parti.”
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