MONDRAGONE. “Resistenza Democratica chiede alla politica locale, rappresentata all’interno del civico consesso, di fare un passo indietro e liberare questa città, la nostra Mondragone, dall’incompetenza che caratterizza l’amministrazione da dieci anni a questa parte. Il collasso dei rifiuti, il disastro nella gestione della raccolta e dello smaltimento, la cartolina di una città non pulita sono il risultato di dieci anni di malgoverno.
Resistenza Democratica aveva proposto, prima dello scellerato contratto con la DHI, un ragionamento sulla gestione “in house”, oggi di nuovo possibile a fronte dell’ordinanza n. 7161/2020 del Consiglio di Stato (pubblicata il 18/11/2020).
Nessun ragionamento è stato possibile, purtroppo, con i consiglieri comunali. Del resto, il dato inquietante è che negli ultimi dieci anni, inquinati dalla cattiva gestione prima di Schiappa e poi di Pacifico, nessuno dei tanti assessori all’ambiente aveva competenze specifiche pregresse in quell’ambito così importante. Gli assessori, secondo Resistenza Democratica, si scelgono per competenze e non per mero ragionamento elettoralistico.
Tutti gli assessori dovrebbero essere supportati politicamente e tecnicamente, quindi, dalla maggioranza che governa. Ambiente, cultura e lavoro – afferma l’Architetto Antonio Patalano – sono i tre pilastri del programma di Resistenza Democratica perché rappresentano il motore della città, il punto di sviluppo economico possibile, di riconquista della vivibilità della città, il terreno per la costruzione di una comunità cosciente e formata alla partecipazione. Con la cultura e con il giusto governo delle cose si costruisce una città sicura e libera dagli episodi di violenza che hanno interessato, di recente, Mondragone.
Resistenza Democratica – continua l’Avv. Marco Pagliaro – sta lavorando per costruire un fronte del cambiamento, una coalizione giovane e antagonista alle logiche clientelari che ancora oggi, purtroppo, caratterizzano gli interpreti della vecchia politica locale. Un fronte, quello che il gruppo vuole realizzare, in grado di intercettare le migliori esperienze, competenze ed energie.
Mondragone merita di essere città della bellezza, dell’arte, della solidarietà e del lavoro”.
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