CASERTA – Ancora una volta oggi 10 settembre siamo qui a protestare per l’ingiustificato abbattimento di alberi di alto fusto in Via Unità di Italia, deciso dalla Giunta comunale con atto n. 182 del 27 agosto. Dopo il progettato abbattimento degli alberi circostanti piazzetta Padre Pio, di cui non si è saputo più niente anche dopo le scadenze “promesse” e non mantenute come sempre da Marino, in ultimo con l’intervista del 6 aprile scorso, abbiamo scoperto casualmente l’ulteriore volontà di abbattere ben 19 alberi di alto fusto, questa volta in Via Unita d’Italia, tra l’altro mascherato da un intervento di “abbattimento di barriere architettoniche” che nulla ha a che vedere con l’abbattimento degli alberi indicati nel progetto. Ricordiamo che nel contrasto alla lotta ai cambiamenti climatici, fra i primi punti salienti, vi è quello di piantare quanti più alberi possibili, per permettere la mitigazione del clima, ed invece a Caserta si opera in maniera opposta.
Caserta Decide ricorda che lo stato delle radici e degli alberi di Caserta è dovuto innanzitutto ad una cattiva progettazione degli anni passati e delle amministrazioni precedenti, in quanto non si è tenuto conto dell’eccessiva cementificazione circostante gli alberi, che ha compromesso la regolare e “naturale” espansione dell’alberatura insediata. Per questo riteniamo necessario l’approvazione di un piano comunale del verde, come previsto dalla legge 10/2013, che contribuisca a migliorare le condizioni del territorio urbano, serva a pianificare gli interenti di nuove aree verdi, e provveda alla riqualificazione ed incremento delle aree verdi nella città, il tutto collegato all’auspicato “consumo zero” del suolo, come previsto dal programma di Caserta Decide, unico programma chiaro su questo punto fondamentale per la crescita sostenibile della città.
Ricordiamo anche che con decreto ministeriale n. 1104 del 31/3/2020 sono state adottate le “LINEE GUIDA PER GLI INTERVENTI DI CURA E SALVAGUARDIA DEGLI ALBERI MONUMENTALI, in cui si ribadisce che l’abbattimento di un albero monumentale è consentito solo per casi motivati e improcrastinabili, e che deve essere sempre preceduto da un’accurata indagine fito-patologica e meccanica che evidenzi le criticità dell’esemplare e i rischi collegati al suo cedimento nonché da una valutazione circa l’impossibilità di adottare soluzioni ad esso alternative.
Come si può notare qui non siamo in presenza di rischi per un cedimento degli alberi, ma solo di un intervento che invece di provvedere al ripristino in maniera idonea della sede stradale e del marciapiedi limitrofi, adotta la soluzione più semplice, quella per cui sarà ricordata la Amministrazione Marino: Abbattere sempre e comunque gli alberi ovvero operare manutenzioni cervellotiche del verde, con le conseguenti e frequenti “capitozzature”, pericolose per la sopravvivenza dell’albero stesso e della fauna circostante.
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