IL REPORTAGE – Strage di Parigi: fiaccolata in Piazza del Popolo a Roma – TUTTE LE FOTO

 
 
 
16 Novembre 2015 – IL REPORTAGE. Attentato di Parigi: in Italia, in Europa e nel mondo intero non si parla d’altro. Come abbiamo reagito a quella tremenda notte di venerdì scorso? Cosa stanno facendo i Paesi Europei e come ha intenzione di comportarsi l’italia? Sul piano politico la tensione è alta e, come come ha espressamente dichiarato oggi il Presidente Hollande, la “Francia è in guerra”. Difficile capire come si delineerà la posizione dei diversi Paesi Europei ma, dal punto di vista “umano”, il segnale degli ultimi giorni è stato chiaro. Una forte sensibilizzazione da parte di tutti, e dell’Italia intera, per la strage di venerdì notte. Diverse manifestazioni si sono svolte in segno di vicinanza, e alla “fiaccolata per Parigi” hanno partecipato tutti. Anche piccoli paesi, con poche migliaia di abitanti. Molte delle immagini che seguono sono state scattate dallo staff di The Report Zone nello scorso fine settimana. Siamo stati a Roma dove, in Piazza del Popolo, molti cittadini hanno acceso una fiaccola in ricordo delle vittime di Parigi. Molti ristoranti hanno servito pietanze con la bandiera tricolore Francese e negli stadi dove si sono disputate le partite del campionato di Serie B, le diverse tifoserie hanno intonato la Marsigliese. Un simbolo di vicinanza che proviene da ogni “luogo” sociale, un simbolo di appartenenza a questo dramma. Una manifestazione simbolica che, in quanto tale, risulta difficile tramutare, materialmente, in energie utili alla soluzione di una strage ormai avvenuta, ma che rappresenta, in ogni caso, la volontà di gridare, in maniera quieta e civile, la propria rabbia, o forse la propria paura, nei confronti di uno scenario mondiale diverso, fatto di nuove dinamiche politiche, religiose e di potere. Infine, anche il Club Rotaract di Sessa Aurunca ha voluto in qualche modo far sentire la propria vicinanza al popolo francese con l’iniziativa “#ACandleForParis “, accendendo una candela come segno di solidarietà.

Giuseppe Nicodemo