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FALCIANO / MILANO – Una e-commerce dedicata al Falerno: storia, marketing e “call to action”

 
FALCIANO / MILANO. Nasce dall’idea di due giovani la prima e-commerce dedicata al Vino Falerno. Il primo è Roberto Verrengia, originario di Falciano del Massico, laureato in Psicologia della Comunicazione e del Marketing, attualmente a Milano. L’altro è Fabrizio Bellomo, originario di Licata, sviluppatore ed esperto di blockchain, anche lui attualmente a Milano. Un percorso in divenire per il quale si punta sulla collaborazione di altri attori: non soltanto produttori, ma anche professionisti ed esperti del marketing chiamati ad una “call to action“, per salire a bordo, prendere parte ed unirsi al progetto.
Sono stati loro ad ideare la prima e-commerce dedicata al Vino Falerno. Ma non si tratta di una e-commerce tradizionale, bensì di una e-commerce verticale, finalizzata alla valorizzazione di un DOC passando imprescindibilmente per la storia e la cultura di questo prodotto. Un progetto ampio, partorito da giovani con una visione, senza dubbio, a 360 gradi sul mondo del marketing e che, allo stesso tempo, si sono preposti l’obiettivo di non eludere la tradizione, la storia e la cultura che il Falerno porta con sé, dettaglio non da poco in un mercato sempre più competitivo su scala mondiale.
“L’intento è quello di creare il primo e-commerce verticale su un DOC in modo da promuovere al massimo il suo valore storico e culturale”. -ci dice Roberto Verrengia. Poi prosegue: “Negli e-commerce tradizionali, in genere, non si ha l’occasione di evidenziare le caratteristiche fondamentali che fanno un prodotto, e si finisce col perdere le radici storiche dello stesso, sotto l’ombra dei grandi nomi”.
La mission è quella di promuovere il Falerno in Italia e all’Estero, a cominciare dagli USA. “Questo -continua Roberto- non sarà l’unico privilegio che spetterà al Falerno in questa e-commerce verticale, perchè il nostro intento è anche quello di associare a ciascuna bottiglia pregiata, un NFT. Non a caso, sul lavoro delle slide che stiamo preparando io e Fabrizio Bellomo, ricorre, proprio nella prima di queste, compare la dicitura “Falerno, da Pompei agli NFT”. In questo modo il Falerno, da semi sconosciuto, ha la possibilità di essere proiettato direttamente nei tempi moderni, al passo della tecnologia più all’avanguardia”.
Dunque, uno spiraglio di modernità, uno percorso lungimirante volto, per una volta, a non rimanere ancorato troppo alla storia, tantomeno basato solo sul mercato. Il giusto mix per dare al Falerno il lustro che merita e, allo stesso tempo, porlo in una vetrina all’altezza di altri vini pregiati del mondo.