SESSA AURUNCA. (di Giuseppe Monarca) Grave perdita per la comunità di Sessa Aurunca: è venuto a mancare Giampiero Di Marco. Medico ospedaliero, ginecologo, noto per le sue ricerche e pubblicazioni nel campo storico e letterario, Di Marco lascia prematuramente moglie e quattro figli.
La sua attività di medico-ginecologo era stata esercitata presso l’ospedale civile di Sessa Aurunca; per un periodo all’ospedale di Teano, e, da ultimo, era stato primario del reparto di ginecologia dell’ospedale di Lipari. Dopo il pensionamento si era dedicato alla cura dei più deboli con numerosi viaggi nei paesi più poveri del continente Africano (in particolare Nigeria, Madagascar, Ghana), ove permaneva lunghi periodi presso gli ospedali di frontiera prestando alle donne africane le cure del caso.
Come storico si dedicava incessantemente a ricerche storiografiche ed allo studio del territorio di Sessa Aurunca e delle sue personalità più salienti, e per questo frequentava numerose delle più importanti biblioteche Italiane, inclusa quella vaticana, oltre numerosi archivi storici. Con questa attività di ricerca egli ampliò i propri orizzonti scientifici in vari settori delle ricerche storiografiche che gli resero notorietà in vari ambienti culturali, anche nazionali.
Numerose le sue pubblicazioni, tra cui “ Sessa e il suo territorio”, 1995, Caramanica editore; “Incunaboli e Cinquecentine nelle biblioteche di Sessa”. Scrisse anche un saggio su “Conventi maschili di Sessa Aurunca”. Da ultimo un saggio sul vescovo San Biagio e una ricostruzione delle opere del letterato Pasquale De Luca, dal titolo “ In mezzo al guado”, 2016, Paolo Loffredo Editore. Scrisse altre pubblicazioni, tutte di pregio, tra le quali si ricorda per l’originalità della ricerca storiografica : “Terra di Lavoro nell’anno della peste”, 2002, Arte tipografica di via S. Giovanni dei Librai, Napoli.
Da giovane era stato militante politico nel partito comunista, e aveva ricoperto ruoli amministrativi locali.
Il dottore Di Marco era una persona amata, dimostrava affetto per il suo popolo e si intratteneva volentieri con tutti nelle lunghe passeggiate che amava fare per il suo paese non lesinando di conversare su fatti e ricostruzioni storiche con chi glielo chiedesse, dimostrando di poter spaziare in vari campi del sapere.
Sessa Aurunca piange uno dei suoi figli più cari e prestigiosi, una perdita incolmabile sia umana per l’empatia della persona, sia scientifica, per la mole di sapere che egli aveva accumulato in una vita di studi che con la sua prematura dipartita difficilmente potrà essere eguagliata.
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