22 Novembre 2015 – Mondragone. Si avvicinano i festeggiamenti di fine anno e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito del più ampio contesto della sistematica azione di controllo economico-finanziario del territorio, ha predisposto un dispositivo di contrasto alla detenzione ed alla vendita illegale di materiale esplodente su tutto il territorio della Provincia, a tutela della sicurezza dei cittadini. In due diverse operazioni di servizio, i Finanzieri della Compagnia di Caserta hanno complessivamente sottoposto a sequestro 38 mila “botti” illegali, per un quantitativo di oltre 950 kg., con massa attiva di 400 Kg., 130 Kg. di polvere pirica ed una “molazza” utilizzata per la produzione artigianale della miscela esplodente. Due responsabili sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per detenzione di materiale esplosivo senza autorizzazioni e fabbricazione abusiva di polvere pirica. Il primo intervento è stato effettuato dalle Fiamme Gialle nel Comune di Orta di Atella (CE), dove hanno eseguito un accesso presso un opificio, apparentemente in regola, all’interno del quale è stato riscontrato che veniva effettuata la produzione di materiale esplodente senza alcuna autorizzazione. All’interno della “polveriera”, i Finanzieri hanno rinvenuto 550 kg.diartifizi pirotecnici, denominati “Cobra” (che sarebbero equivalenti alle più note “Cipolle” tristemente conosciute per i numerosi danni causati agli incauti utilizzatori), prodotti in maniera artigianale del tutto abusiva e senza alcuna cautela per la pubblica incolumità. Il responsabile dell’illecita attività, originario di Portici (NA),è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per l’omessa denuncia e commercio abusivo di materiale esplodente. In questo caso, i Finanzieri hanno sequestro 1.300 pezzi di materiale esplodente, pari a kg. 180 di massa attiva e kg. 390 di massa lorda, circa 130 kg.di polvere pirica ed una “molazza” per la produzione artigianale del composto detonante. Il responsabile, anch’esso di origini napoletane e precisamente di Sant’Antimo, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per omessa denuncia e fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodente.
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