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COVID-19 – Isolamento, quarantena e tamponi: disposizioni nuovo decreto

 
CRONACA. Un nuovo decreto, entrato in vigore lo scorso 31 dicembre, apporta alcune variazioni in termini di isolamento, quarantena e “autosorveglianza” se si è stati a contatto con un positivo. Le nuove misure, tuttavia, unite all’affanno delle ASL locali, stanno creando un pò di confusione fra la popolazione. Stiamo assistendo, com’è noto, ad una corsa al tampone. Le ASL, si sono adoperate ancora una volta incrementando con le modalità drive-in, ma tuttavia le code risultano essere lunghissime e le chiamate per i tamponi di riscontro, ritardate.
Tutto ciò, ovviamente, non autorizza chi è positivo o chi si trova in stato di quarantena o isolamento, ad eludere le norme vigenti. Il punto è proprio questo: cercare di fare chiarezza fra norme vigenti e ritardi dovuti a sovraffollamenti nelle ASL. Partiamo col dire che i tamponi non vengono fatti in tempo dall’ASL a causa del sovraffollamento di cui sopra dunque, salvo comunicazioni dirette al paziente, nessuno può improvvisarsi “guarito” o “negativizzato” senza aver ricevuto apposito “tampone di riscontro”. Altro elemento importantissimo, risiede nel fatto che chiunque si reca in Farmacia per eseguire il test rapido (tampone antigenico) e risulta essere positivo,  risulta essere inserito in piattaforma, e dunque ufficialmente un positivo. Quindi per il soggetto positivo scatta l’obbligo di quarantena fino all’esito del tampone molecolare ASL. Dunque, nessuno può uscire prima dell’apposito tampone ASL di conferma o riscontro, salvo diverse disposizioni dell’ultima ora degli organi competenti.
Detto ciò, le regole entrate in vigore con il nuovo decreto prevedono se sei positivo al Covid-19, se sei venuto a contatto con un caso accertato positivo al Covid-19, se hai avuto un contatto a basso rischio, quanto segue (VEDI SCHEMA IN BASSO).