29 Novembre 2015 – Falciano del Massico. Ieri sera, nei locali del Partito democratico di Falciano, si è riunito lo stato maggiore di PD e del gruppo della Sinistra. Dai Consiglieri comunali Corrado Freddino ed Igor Prata, ai segretari del PD Erasmo Fava e della Sinistra Concetta Infrizzi e i rispettivi componenti dei direttivi, Carlo Cerrito, Daniele Di Gregorio, Salvatore Migliore, Maurizio Paolella, Aldo e Angelo Petrarca, Stafano Rota, Giuseppe Toscano, Antonio Vezzoso, Daniele Verrengia, Roberto Verrengia, si è recepita l’esigenza di unità in vista della prossima tornata amministrativa. Si avverte la necessità di creare le basi per un progetto amministrativo solido in grado di immaginare Falciano nei prossimi anni. Il leit motiv della riunione è stato unico: Falciano è un Paese arruginito, fermo, trascurato, impantanato in lacci e lacciuoli politico familistici, dunque va liberato e messo nelle condizioni di respirare a pieni polmoni. Falciano Futura, PD e Sinistra rappresenteranno il fulcro da cui si svilupperà il progetto amministrativo del centrosinistra partendo dall’esperienza importante e positiva svolta dagli attuali consiglieri comunali tra i banchi dell’opposizione. Un progetto autorevole, ampio, plurale, condiviso, aperto a quella società civile che si senta di contribuire a determinare un nuovo corso per il paese. Un progetto che consenta di mettere a sistema le opportunità offerte da Regione, Stato ed Unione europea, che prenda le mosse dall’economia reale per metterla a sistema in ottica di sviluppo ed occupazione. Un progetto che faccia tesoro delle criticità del passato e scommetta sul futuro in maniera responsabile, che si proponga alla cittadinanza con umiltà, senso del dovere e chieda alla cittadinanza fiducia usando il linguaggio della franchezza, in nome di un sacrosanto principio di responsabilità. La consapevolezza di vivere il periodo più oscuro nella storia amministrativa di Falciano impone scelte coraggiose e radicali, in grado di dare nuova vita al paese, per evitare che si perda definitivamente nell’anonimato dei comuni peggio amministrati della provincia di Caserta. Scelte coraggiose che offriranno a Falciano un percorso nuovo, fatto di cose concrete in grado di risollevarlo dalla palude.
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