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Forte denuncia del presidente Antimafia Nicola Morra in difesa di Mario Granieri titolare pizzeria Terra Mia ai Decumani

 
POLITICA. Napoli, lunedì 30 maggio 2022. “Davanti all’episodio che vi sto per raccontare, avvenuto due settimane fa, ci si domanda: lo Stato, con le sue istituzioni sul territorio, cosa ha fatto?
Il 15 maggio a Napoli è avvenuto un altro sgradevole episodio a Mario Granieri, il titolare della pizzeria “Mannesi-Terra Mia” ai Decumani, diventato un simbolo della lotta al racket dopo che alcuni anni fa denunciò le intimidazioni ricevute dalla camorra.
Una storia allucinante che è iniziata poco dopo che Mario, come ogni giorno, ha alzato la saracinesca del suo locale, iniziando i preparativi per il pranzo.
Insieme a lui c’era la moglie Italia, incinta di qualche mese, e la figlia, studentessa al conservatorio. Sembrava una domenica come tante, ed invece non è stato così. Mentre Mario era impegnato nelle sue faccende, un ragazzo, poco più che adolescente, è passato dinanzi alla pizzeria e ha incrociato il suo sguardo con Mario. È stata la scintilla che di li a poco avrebbe appiccato l’incendio. Il ragazzo, infatti, non era un semplice passante, ma il rampollo di una famiglia nota della zona con cui i Granieri, già in passato, avevano avuto dei dissidi. «Perché mi stai guardando?» ha inveito contro Mario che, in tutta risposta, lo ha invitato ad andare via e «a non fargli perdere tempo».
La questione si sarebbe potuta chiudere in quel momento e, invece, il ragazzo ha chiamato i rinforzi. Passano appena una decina di minuti che all’interno della pizzeria piombava come una furia sua madre. «La dovete finire di dirci le parole» ha urlato contro Mario e sua moglie, accusandoli di aver offeso non solo suo figlio, ma la sua intera famiglia. Accuse cui i Granieri, marito e moglie, si sentono di rispondere. I toni si alzano al punto che una piccola folla di residenti e di passanti si accalca dinanzi al locale per capire che sta succedendo. È Italia a mettere fine alla lite verbale quando, preso il cellulare, decide di chiamare i carabinieri. In pochi minuti una ‘gazzella’ è dinanzi al locale, ma la donna si è già allontanata. L’unica cosa che i militari hanno potuto fare è ascoltare il racconto di Mario e di sua moglie ed invitarli a formalizzare il tutto in caserma.
«Fra mezz’ora vi devo chiamare di nuovo», esclamava Mario quando stavano salendo in auto. Parole profetiche perché poco dopo dinanzi al locale arrivava un uomo in sella a uno scooter. Era il fratello della donna che aveva fatto irruzione nel locale inveendo contro la coppia. È stata Italia a vederlo per prima e, comprese le sue intenzioni, gli chiedeva di andarsene perché, nel frattempo, erano arrivati i primi clienti. L’uomo, pregiudicato della zona, però, non era affatto intenzionato a mollare la presa. A questo punto è stato Mario ad intervenire: «Non è il momento, passa più tardi, ci sediamo e parliamo da uomo a uomo». Parole che l’uomo ha percepito come una sfida perché, in un istante, si precipitava nel locale. «Che vuoi fare? Ti devo sparare, la dovete finire, ti devo uccidere», ha urlato contro Mario.
A nulla sono serviti gli interventi di Italia e di sua figlia per placarlo. La ragazza è stata anche offesa dall’aggressore che, però, quando Mario ha abbozzato una reazione, batteva in ritirata. La sua, però, è stata solo una finta perché poco dopo ritornava sui suoi passi, accompagnato però da una decina di persone. È stato il caos.
Irrompevano dieci/dodici soggetti nel locale e, incuranti della presenza dei clienti, hanno dato inizio a una vera e propria rissa. Caschi alla mano, hanno cercato di colpire non solo Mario, ma anche sua moglie e sua figlia che alla fine saranno costretti a ricorrere alle cure dei medici.
A placare il branco è solo la notizia che qualcuno ha chiamato i carabinieri. A scrivere la parola fine a questa vicenda, però, non bastava l’arrivo delle pattuglie dell’Arma. Nonostante la presenza dei militari, infatti, alcuni aggressori tornavano sui loro passi e riprendevano a minacciare Mario e Italia che, nel frattempo, erano stati raggiunti dai loro familiari. La situazione rischiava di diventare assai pericolosa e solo l’esperienza dei Carabinieri presenti è riuscita a disinnescarla
Sul posto, infatti, venivano fatte confluire altre pattuglie e questo placava gli animi. Tuttavia, Mario e la sua famiglia sono stati costretti a chiudere la pizzeria da dove, nel frattempo, i clienti, spaventati da quello che stava accadendo, erano fuggiti senza nemmeno pagare il conto.
Non è tutto. I coniugi Granieri, che dopo tanti sacrifici avevano ripreso le redini della loro attività dopo aver denunciato richieste estorsive nel 2019, vivono ora nella paura.
E l’attività continua ad essere chiusa.
Secondo voi, dal punto di vista di un cittadino onesto, questo è giusto?” Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra