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Elezioni amministrative, a Mondragone scoppia il caso delle nuove residenze di stranieri e non

 
 
MONDRAGONE. Elezioni amministrative, a Mondragone scoppia il caso delle nuove residenze di stranieri e non. I consiglieri comunali dì opposizione Valerio Bertolino, Achille Cennami, Pasquale Marquez, Alessandro Pagliaro, Antonio Pagliaro e Giovanni Schiappa, nei giorni addietro hanno richiesto con urgenza e formalmente ottenuto gli atti relativi alle nuove iscrizioni di residenza nel Comune di Mondragone utili all’esercizio del voto alle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno 2022, con particolare riguardo alle stesse accertate, perché la normativa vigente in materia prevede che il cambio di residenza avvenga in tempo reale, ovvero la predetta legge stabilisce che gli effetti giuridici delle dichiarazioni presentate, a differenza del passato, decorrano dalla data di presentazione.
Carte alla mano, prestando la massima attenzione agli ultimi 15 mesi ed avendo la dovuta attenzione anche agli stranieri comunitari, come ad esempio i bulgari, va detto che la relativa norma disciplina la fase successiva alla registrazione delle nuove residenze, ovvero quella che attiene all’accertamento dei requisiti previsti per l’iscrizione anagrafica, nonché agli effetti derivanti dagli eventuali esiti negativi di tale accertamenti. Pertanto i relativi accertamenti vanno effettuati entro 45 giorni dalla dichiarazione resa, decorsi i quali, qualora non vengano comunicati all’interessato gli eventuali requisiti mancanti o gli esiti negativi degli accertamenti svolti, tutto quanto dichiarato si intende conforme alla situazione di fatto in essere alla data di presentazione, proprio come accade per il silenzio-assenso. Necessari, quindi, rimangono gli accertamenti relativi alla dimora abituale e la verifica dei documenti attestanti la regolarità del soggiorno dei cittadini di Stati dell’Unione Europea provenienti dall’estero, compresa la comunità bulgara che risulta essere la più numericamente presente in Città.
Ovviamente, è chiaro che la conseguenza più immediata e significativa si verifica nel caso di un cittadino in regola che ha chiesto la residenza a Mondragone e si è trovato ad essere iscritto anche come elettore entro il 28 aprile 2022, data dell’ultima revisione delle liste elettorali utile. Ma cosa accade se l’accertamento non fosse avvenuto nei 45 giorni e il dichiarante non ha i requisiti di dimora abituale? E’ presto detto: accadrebbe che il cittadino si troverebbe, senza averne i requisiti, a votare comunque alle prossime elezioni del Comune di Mondragone per cui ha chiesto la residenza.
Tutto ciò è proprio quanto sta accadendo al Comune di Mondragone, dove gli accertamenti anagrafici per la verifica della dimora abituale, nella maggior parte dei casi, non sono stati effettuati nei 45 giorni previsti dalla legge in materia e, non rispettando sempre l’ordine cronologico fra quei pochi accertamenti fatti, ve ne sono anche svariati ancora in corso pur essendo decorsi i suddetti 45 giorni! Per dì più va chiarito che per l’iscrizione di una nuova residenza dall’estero l’accertamento e’ obbligatorio, ma del resto lo e’ anche per i connazionali che presentano istanza per una nuova residenza proveniente da un altro Comune, mentre soltanto le variazioni di indirizzi – comunemente dette cambi di abitazione all’interno dello stesso Comune – possono essere sottratti a verifica. E allora ci chiediamo: quanti elettori che hanno nuova residenza a Mondragone, avevano al momento della richiesta ed avrebbero al momento del voto i requisiti per votare al Comune di Mondragone?