(NELLA FOTO: A SINISTRA VALERIO ELCE) Il giovane Valerio Elce ha vinto il XIII Festival internazionale “Ischia verde”, che si è disputato a Forio. Lo scacchista sessano è stato l’unico giocatore imbattuto del torneo, conseguendo sei vittorie e due pareggi.
Ancora emozionato, ma felice e sorridente risponde alle nostre domande.
Qual è stata la partita decisiva?
Non c’è stata una partita decisiva, perché in effetti lo sono state tutte, dalla prima all’ultima, in quanto ho incontrato avversari molto forti. Il segreto è stato che ho saputo rispondere ai momenti difficili con una buona dose di calma e di lucidità.
Qualche avversario o momento particolare della gara?
La prima partita è stata con l’ucraino Chernenko. Confesso che all’inizio ero emozionato e ho espresso una grande solidarietà al popolo ucraino, immaginandomi anche in quale stato d’animo potesse trovarsi il mio giovane avversario. Ma poi mi sono concentrato solo sulla partita. Ho avuto come avversari “mostri” della scacchiera, maestri internazionali. Al quinto turno addirittura il maestro romano Paolo Tocco che nella sua eccezionale carriera scacchistica ha giocato con Caruana che due anni fa ha sfidato l’attuale campione del mondo Carlsen e ha pareggiato con Kasparov. La partita è stata molto strategica ed è finita alla 42esima mossa.
Quando hai capito di poter vincere il torneo?
Al quinto turno, cioè alla metà del torneo, ho capito che avrei potuto vincere, nonostante le difficoltà. Aumentava la consapevolezza che chi giocava contro di me avrebbe avuto rispetto. E infatti ho vinto il torneo, grazie soprattutto al fatto di aver mantenuto quasi sempre la massima lucidità.
Cosa hai provato al momento della premiazione?
Grande soddisfazione delle mie partite, del mio stile di gioco. E’ stato un momento indescrivibile. Mi sono sentito come un vichingo che da solo ha conquistato l’isola.
A chi dedichi questa importante vittoria?
Alla mia famiglia e al circolo di scacchi “Matidia” di Sessa Aurunca
Com’è nata la passione degli scacchi?
Da bambino mio padre mi insegnò il gioco degli scacchi, le regole e come si muovono i pezzi. Le prime nostre partite erano dinanzi al focolare. All’età di 12 anni partecipai ad un torneo a Baia Domizia, piazzandomi al sesto posto. Successivamente fui inserito nella squadra del circolo di scacchi “Matidia” , dove sono tuttora, e ho cominciato a partecipare a vari tornei fino a giocare in serie B e a sfiorare la serie A, sempre con il circolo. Voglio sottolineare che lòa passione degli scacchi è veramente una bella esperienza, perché, oltre alla soddisfazione dei risultati, ho avuto la possibilità di conoscere persone straordinarie e di visitare le bellezze dei luoghi in cui si svolgono i tornei.
Si può affermare che Valerio sia ormai la punta di diamante del “vivaio” del circolo “Matidia” di Sessa e che abbia veramente rispetto da parte degli scacchisti, in quanto è un avversario non facile da battere.
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