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TEANO – Coltivazione di cannabis, trentaquattrenne denunciato

GDF CASERTA: SCOPERTA UNA COLTIVAZIONE DI PIANTE DI “CANNABIS INDICA” NEL
COMUNE DI TEANO. DENUNCIATO UN UOMO DI 34 ANNI RESIDENTE A TEANO

Nella rete dei controlli a contrasto del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti eseguiti dai finanzieri di Caserta è incappato un cittadino italiano residente in una frazione del Comune di Teano (CE), che occultava 16 piante di canapa indiana e marijuana essiccata per un totale di 24 kg. circa.

Da tempo la Guardia di Finanza casertana, anche a riscontro degli stimoli pervenuti tramite le numerose
segnalazioni dei cittadini in ordine ad alcune situazioni di disagio nelle zone periferiche della provincia campana, ha pianificato ed intensificato il controllo del territorio, con particolare riguardo al settore degli stupefacenti, attraverso la predisposizione di specifici servizi, costanti e duraturi, volti a garantire una sempre maggiore tutela e sicurezza comune.

Nei giorni scorsi, infatti, i militari della Tenenza di Sessa Aurunca hanno individuato nella campagna teanese una vera e propria coltivazione di canapa occultata tra gli alberi di un frutteto su un terreno di proprietà di un soggetto già noto alle forze dell’ordine.

I finanzieri, insospettiti dall’ubicazione della coltivazione, sita in una zona di difficile accesso, e dai precedenti del titolare del terreno, hanno approfondito le attività di controllo mediante perquisizione dell’abitazione, rinvenendo ulteriori gr. 7,5 di marijuana essiccata occultata all’interno di un cofanetto, pronta ad essere venduta a più disparati consumatori.

L’uomo, unico proprietarie del terreno e dei locali perquisiti, è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Vetere. L’azione dei finanzieri di Caserta testimonia concretamente come la Guardia di Finanza, oltre alle tipiche ed esclusive funzioni di polizia economico-finanziaria, anche una salda presenza sul territorio a difesa ed a tutela dei cittadini da tutti quei fenomeni che possano ledere la sicurezza e sociale della collettività.


L’intervento repressivo in questione si inserisce, infatti, nella più ampia lotta alla criminalità in genere che il Corpo quotidianamente sostiene nell’ambito dei propri poteri Istituzionali non solo al fine di tutelare l’economia legale ed il sano funzionamento del tessuto produttivo, ma anche in riposta alle esigenze di sicurezza richieste dai cittadini.