Carenza idrica a Casanova, i cittadini rispondono alla Sindaca Di Biasio: “Problema da risolvere al più presto prima che arrivi il freddo invernale”

La tematica carenza idrica a Casanova, tornata alla ribalta grazie all’organizzazione di un gruppo di cittadini che sta chiedendo all’amministrazione comunale risposte concrete all’annoso problema, continua a tenere banco. Questo, senza dubbio, è un aspetto positivo per cercare una sintesi fra richieste (dei cittadini) e risposte (dell’amministrazione) volte alla soluzione del problema.

Dopo avervi riportato, su queste pagine, la prima lettera di questo gruppo di cittadini organizzato e, successivamente, la risposta dell’Amministrazione comunale a firma della sindaca Giuseppina Di Biasio, riportiamo un nuovo scritto, in risposta all’ultima nota diramata proprio dall’amministrazione comunale.

“Carissima Sindaca,

questo piccolo gruppo di cittadini vi ringrazia per la tempestiva risposta CARTACEA. 

Noi non possiamo che augurare che questo problema si risolva il più presto possibile, ma ci duole dirle che questa situazione non è più un problema ma una vera e propria emergenza.

Come si evince dalla sua lettera (forse sarà stato un lapsus freudiano) del problema idrico già ne eravate a conoscenza prima delle elezioni. La domanda, dunque, viene spontanea: perché nel primo consiglio comunale non si è posto il problema idrico di Casanova?

Ripetiamo che non è più un problema ma vera e propria EMERGENZA. Anche noi siamo aperti ad un confronto purché si dica la verità. Le condizioni igieniche sanitarie sono al collasso, abbiamo il diritto di sapere i tempi per tornare a vivere dignitosamente.

Abbiamo appreso che in Via Nazionale (per Cascano) la situazione è migliorata. Beh, già è qualcosa. Tra poco arriverà l’inverno, il freddo. Ci chiediamo, vi chiediamo, come possiamo riscaldarci senza una sufficiente pressione idrica visto che le caldaie, senza di questa, non funzionano. Ci auguriamo che, oltre alla risposta a questa nostra ulteriore lettera di richieste, seguiranno i fatti e li chiediamo con la massima urgenza”.