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Il Generale Cortellessa: “Chi tenta di depotenziare la forza propulsiva del PSR gioca con la buona fede degli allevatori, protagonisti primari dell’economia casertana”

“Noto un andirivieni di notizie volte a “depotenziare” il valore propulsivo di cui, invece, il PSR è fortemente dotato”. Queste le parole del Generale Luigi Cortellessa, Commissario alla Brucellosi.

“Nello specifico – continua il Generale Cortellessa – nei bandi inerenti le tipologie d’intervento, il 4.1.1 azione B, è chiaramente destinata esclusivamente alle aziende zootecniche bufaline” con una dotazione finanziaria di oltre 18 milioni di euro. L’obiettivo, con tutta evidenza, è favorire il comparto, promuoverne il miglioramento.

Notizie di “allontanamento” che si cerca di diffondere su taluni media pare abbiano il solo obiettivo di discostare gli allevatori, in questo caso, da una enorme opportunità di miglioramento. In tal senso, va sottolineato che tali notizie “denigratorie” verso il PNR mettono altresì in discussione la buona fede degli allevatori.

E’ un’opportunità che prevede misure economiche finanziate al 60 percento dalla Regione Campania e, fra gli obiettivi, c’è quello di fornire una assistenza professionale indirizzata ad ogni singolo allevatore attraverso uno sportello situato proprio a Caserta, nella provincia in cui più si ha bisogno di azione di assistenza professionale”.

Attraverso questo sportello, con nozioni fondamentali ma, soprattutto, fondate, si potrà “smentire” ogni forma di scostamento che, talune notizie, possono provocare negli allevatori in merito al PSR. Si tratta, ahimè, di notizie di scoraggiamento a mio avviso inutili. Viceversa, l’opportunità fornita da PSR è enorme, con misure che passano dalla possibilità per le aziende di nuovi sistemi fognari; nuove finestre; miglioramenti ed adeguamenti riguardanti l’ambiente rurale; la sosta e la disinfezione degli automezzi e così via con altri interventi che hanno lo scopo di favorire l’allineamento di ogni singola azienda verso standard utili alla crescita del territorio e dell’azienda stessa. In conclusione, vorrei ribadire che 18 milioni di euro non sono pochi, bensì una grande opportunità di miglioramento. Chi tenta di buttare fumo negli occhi e giocare con la buona fede degli allevatori, protagonsti primari dell’economia casertana, può essere smentito, ripeto, con nozioni vere e concrete che si possono attingere presso lo sportello di Caserta”.

L’intervento 4.1.1 azione B prevede: “Sostegno a investimenti nelle aziende zootecniche bufaline” con una dotazione finanziaria di oltre 18 milioni di euro; è un’importante misura riservata alle aziende zootecniche bufaline e volta a promuovere il miglioramento e la realizzazione delle strutture produttive aziendali finalizzate all’ammodernamento e al completamento della dotazione tecnologica con priorità per le azioni di biosicurezza, benessere animale e tutela ambientale in relazione all’emissioni di gas serra”.